Il vero Giardiniere non è colui che mette se stesso al centro del Giardino ma è colui che mette il Giardino al centro di sé e si mette al suo servizio. Per svolgere al meglio il proprio lavoro di Giardiniere occorre abbandonare tutti i pregiudizi a cui siamo stati educati fino ad oggi e aprire la nostra mente e accogliere finalmente la consapevolezza che il Giardino vive di vita propria e che non dettiamo le regole ma al massimo cerchiamo di governarle.

La natura e il giardino non hanno un buono o un cattivo

Siamo stati abituati a classificare le cose, gli esseri viventi secondo le nostre regole sociali e più semplicemente tra buono e cattivo, giusto e sbagliato ma in Natura, così come in Giardino, queste distinzioni non esistono. Non c’è un buono o un cattivo, c’è solamente una ricerca continua di equilibrio, tra sopravvivenza e morte.

Osservare un Giardino è come guardare un documentario che racconta di prede e predatori, di lotta per la sopravvivenza, per la conquista di uno spicchio di sole fondamentale per i vegetali, di esplorazioni continue del suolo alla ricerca di acqua e nutrimento e tanto altro. Più conosciamo questi meccanismi e più saremo in grado di capire il ruolo di ogni attore che dà vita ogni giorno allo spettacolo meraviglioso che è il Giardino.

Uno scoiattolo beve da una ciotola di un giardino Foto [Stockhausen]/stock.adobe.com

L’importanza degli impollinatori all’interno del Giardino

Senza gli impollinatori non esiterebbero fiori e frutti, ma non tutti gli impollinatori sono ai nostri occhi belli, eppure il Giardino non fa differenze, accoglie tutti. Se pensiamo agli impollinatori pensiamo subito alle api ma in realtà sono moltissimi a rivestire questo ruolo e per questo dovrebbero essere trattati con lo stesso rispetto però ad esempio non accettiamo una Oxytyrea funesta, uno sgraziato ed ingombrante impollinatore, al pari di un elefante in una cristalleria, che è talmente attratto dal nettare delle rose che pur di raggiungerlo non ha la pazienza di attendere la schiusa del fiore ed erode i petali dei boccioli per farsi spazio e raggiungere la sua meta.

Buoni o cattivi in Giardino, il trucco è condividere

Non accettiamo la presenza di afidi che si nutrono succhiando la linfa delle piante pur sapendo che sono il pasto preferito dalle tanto amate e desiderate coccinelle, che tanto portano fortuna, non accettiamo la presenza delle vespe che rivestono un ruolo importante nel controllo di molti insetti predatori delle nostre amate piante. Solamente perché sono sulla difensiva quando difendono il loro nido…eppure quando sono in giro in cerca di acqua e di cibo sono tendenzialmente innocue. Basta saper condividere con loro un po’ della nostra marmellata o della nostra carne se stiamo mangiando in Giardino, oppure lasciarle abbeverarsi alle ciotole d’acqua che predisponiamo durante l’estate per dissetare chi ne ha bisogno.

La differenza dell’essere buoni o cattivi, in base alla loro bellezza

Non accettiamo i bruchi che erodono le foglie però non vediamo l’ora di poter avere le farfalle in Giardino, non tolleriamo i lombrichi che tanto fanno per la ricchezza organica dei nostri terreni solamente perché fanno dei mucchietti di terra nei nostri prati. Che sia mai che all’interno del nostro Giardino vi trovi spazio un biacco o un serpente qualsiasi che preda roditori e chi più ne ha più ne metta.
Se vi mettete a cercare troverete anche voi cosa non tollerate all’interno del vostro Giardino. Eppure se nel Giardino entrasse solo chi per noi è gradevole o bello non durerebbe molto.

Un equilibrio fragile che si sregola con le nostre scelte in Giardino

La bilancia non sarebbe in equilibrio ma sarebbe fortemente sbilanciata. La bellezza che dobbiamo imparare ad apprezzare è la bellezza della biodiversità tutta, in tutte le sue forme che siano belle o brutte, buone o cattive perché come già ricordato all’inizio il Giardino non fa  differenze. Accoglie tutti perché tutti hanno ruolo di utilità al suo interno, ognuno è come un ingranaggio di grande orologio, che funziona in sinergia e il giardiniere stolto è colui che non permette a questo grande meccanismo di funzionare come si deve…perché in Giardino non esistono buoni o cattivi ma…solo cattivi giardinieri.

 

Andrea Iperico
©Villegiardini. Riproduzione riservata

 

Ti potrebbero interessare anche: