In questo testo si parla di ceramica, progetto e architettura. Se uno solo dei tre argomenti vi interessa, “siete” nel libro giusto per voi. Nel libro “L’intelligenza della ceramica”, più voci narranti, quella dello storico, del giornalista, del critico d’architettura – Maurice Culot, Aldo Colonetti, Jean Philippe Hugron, Matteo Vercelloni – arricchite dall’appartenenza a due geografie – Italia e Francia – restituiscono una narrazione per esperienze, aneddoti e riflessioni della materia ceramica, sostenuta dalla visione del “fare progettuale” di Alfonso Femia, del “fare artistico” di Danilo Trogu e del “saper fare” di Mauro Manfredini.
Una prefazione per immagini, sorta di viaggio in poche pagine alle origini della materia, apre un percorso narrativo in cui dettaglio e disegno sono idea e transito progettuale verso l’architettura reale. Un pensiero anticipato dalla copertina (progetto grafico di Gianluigi Pescolderung) nella quale campeggia la lettera C, in una prospettica interpretazione ceramica del quartier generale BNL / BNP Paribas a Roma che, a sua volta, racchiude il titolo del volume.
È un libro che parla della Materia Ceramica come fattore che contiene il pensiero e l’impianto culturale, le potenzialità di trasformazione e altro ancora. Non indulge a fraintendimenti di ruolo o funzione: quando la materia viene integrata nel progetto diventa materiale e sua componente essenziale.
Nel passaggio tra materia e materiale si leggono differenti percorsi, esperienze, ibridazioni, tecnologie: sono proprio le intelligenze multiple della materia che rendono possibili gli “itinerari” che, a loro volta, interagiscono con il progetto e disegnano l’architettura. Attraverso le opere di Alfonso Femia, la ceramica esprime la capacità di raccontare l’edificio, riafferma di essere strumento “parlante” per un pensiero progettuale poetico. atelierfemia.com
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