Nel corso degli anni DFA Partners ha avviato una serie di progetti volti alla trasformazione di aree urbane dismesse o sottoutilizzate, dimostrando come sia possibile intervenire sul patrimonio edilizio esistente per trasformarlo in un’opportunità di crescita per la città e per le comunità locali. Lo studio DFA Partners è impegnato nel recupero del patrimonio architettonico esistente, attraverso interventi di rigenerazione che non si limitano a demolizioni e ricostruzioni, ma prevedono la conservazione delle strutture originarie, con l’obiettivo di preservare la memoria storica e i valori identificativi dei luoghi e, allo stesso tempo, proiettarli verso il futuro.
Tra i tanti progetti in corso, tre quelli che rappresentano al meglio la filosofia progettuale dello studio DFA Partners, impegnata nella riformulazione di spazi cittadini, in particolare nell’area urbana di Milano. Progetti in perfetto equilibrio tra rispetto per la storia urbana e progettazione orientata al futuro, che mirano a rispondere alle nuove esigenze abitative in una città in continua evoluzione.
Un edificio, due anime distinte
Nel cuore di Porta Romana, uno dei quartieri attualmente più vivaci e iconici della trasformazione di Milano, DFA Partners trasforma due edifici industriali – testimonianza del passato produttivo della zona – nel nuovo complesso residenziale Vasari 3. La riqualificazione architettonica curata da DFA Partners ha reinterpretato questi edifici, esempi di architettura industriale del primo Novecento, mantenendone i due volumi distinti, separati da un cortile, e valorizzando le due anime di Milano: la memoria storica e lo slancio verso il futuro.
La palazzina di quattro piani affacciata su strada è caratterizzata da un design moderno, rigoroso ed elegante, che ne sottolinea la verticalità in un gioco di logge e terrazze e facciata arricchita da marcapiani e lesene in ceppo. L’edificio interno a due piani, invece, propone una rivisitazione degli elementi originali del loft industriale, grazie all’utilizzo di elementi come il rivestimento in mattoni a vista, le travi e i soffitti in legno.
“Contrasto armonico”
Un edificio, dunque, con due anime distinte; un “contrasto armonico” che una passerella aerea al primo piano unisce, elevandosi sopra allo splendido giardino interno. Il materiale utilizzato per la passerella – il metallo color bronzo – è lo stesso che caratterizza anche serramenti e fioriere-parapetto, cifra stilistica della progettazione di DFA Partners. I 21 appartamenti di Vasari 3 sono disponibili in diverse metrature: ampi bilocali, trilocali, attico con vista e unità con giardino privato.
Nella palazzina interna, infatti, il piano terra ospita 3 appartamenti interamente affacciati su un giardino privato e dotati di secondo accesso dalla taverna, che permettono di usufruire del privilegio di spazi esterni dedicati e, al contempo, della comodità della vita in condominio. Vasari 3 offre infine ai suoi condomini una serie di servizi esclusivi, come la Laundry Room e una speciale Social Lounge con cucina professionale e giardino esterno, a disposizione dei residenti per momenti di ospitalità in uno spazio dedicato.
Il dialogo con il grande maestro e con la città
Il progetto di DFA per il restauro e l’ampliamento dell’edificio Giovanni Conti, progettato negli anni ‘50 dal celebre architetto milanese Piero Portaluppi, mira a preservare, nel rispetto delle scelte stilistiche del passato, l’integrità e lo spirito originario dell’espressione creativa del grande maestro. La sfida per DFA è stata quella di dialogare con il maestro Portaluppi, con la città e l’iconica architettura milanese degli anni ‘50, interpretando e rispettando i canoni del preesistente. E, allo stesso tempo, rispondere alle esigenze dell’abitare contemporaneo, in una città che continua ad evolvere senza dimenticare le proprie radici.
Il complesso di Palazzo Conti è composto di un edificio di tre blocchi – che gradualmente si allontanano dall’affaccio su via Varese – posizionati a diverse quote di altezza, secondo l’originario disegno a gradoni decrescenti di Portaluppi. Per l’intervento di restauro e al contempo ampliamento degli spazi, DFA Partners ha deciso di mantenere le proporzioni e i volumi originali dell’edificio, integrando nuovi elementi vetrati in copertura e lungo il fronte interno. La soluzione architettonica di nuovi volumi vetrati progettata da DFA Partners permetterà l’aumento della volumetria ai piani 3, 5 e 7. Allo stesso scopo, nella parte dell’edificio che affaccia sul cortile è previsto l’ampliamento del bow-window presistente, che partirà dal primo piano e raggiungerà il sesto.
Un approccio attento e rispettoso
Il team progettuale di DFA Partners, con un approccio attento e rispettoso, ha scelto per la facciata rivestimenti lapidei in travertino stuccato e tozzetti a spacco di pietra di luserna, in un’armoniosa fusione tra passato e presente. La scelta di questi materiali non solo conferisce un’eleganza intramontabile all’edificio, ma testimonia, anche a livello cromatico, l’impegno dello studio verso la conservazione dell’autenticità architettonica. L’accesso a Palazzo Conti è caratterizzato da un luminoso spazio verde che conduce all’ampio ingresso, dove maniscale e portali delle zone comuni richiamano lo stile di Villa Necchi, progettata dallo stesso Portaluppi negli anni 30.
Il progetto di DFA Partners per Palazzo Conti integra con maestria e rispetto l’eredità di Portaluppi nel tessuto urbano della città, anche attraverso un rinnovato rapporto con l’esterno, un attacco a terra meno introverso e più luminoso, terrazze abitabili, giardini pensili, e l’integrazione di nuovi spazi verdi nella trama cittadina, elemento ricorrente e distintivo nei progetti dello studio. L’edificio ospiterà abitazioni di lusso e uffici, oltre a parti comuni condominiali ad uso esclusivo dei residenti, tra cui: area wellness con ampia piscina, sauna e bagno turco, zona lounge, area fitness con palestra attrezzata, un esclusivo spazio verde, lobby e concierge.
Un progetto attento, sapiente, milanese, conservativo e innovativo allo stesso tempo
Corte Incanto è il prestigioso palazzo di proprietà del Fondo Ca’ Granda – gestito da Investire SGR e commercializzato da BNP Paribas Real Estate – situato in corso Indipendenza e caratterizzato da una meravigliosa corte interna arricchita da motivi floreali e faunistici decorati a graffito, tipici dello stile eclettico di inizio ‘900. L’edificio originale, tutelato dalla Sovrintendenza delle Belle Arti, è stato oggetto di un progetto di ampliamento realizzato tra il 1904 e il 1906 dagli ingegneri milanesi Francesco Magni e Mario Rondoni, noti esponenti della scuola politecnica milanese. Oggi, DFA Partners è incaricato di progettare la riqualificazione dell’edificio, volta a preservare il fascino dell’epoca riportando in vita le diciannove splendide dimore, la corte interna e, nel cuore del palazzo, un’incantevole villa su più livelli con giardino privato e ingresso indipendente da Via Bronzetti.
Il progetto mira a riqualificare la costruzione attraverso modifiche architettoniche che migliorino la fruibilità degli spazi per adattarli a nuove esigenze abitative, mantenendo l’integrità della costruzione originale e tutelando il preesistente. L’edificio ha da sempre ospitato nei suoi spazi destinazioni d’uso promiscue, modificate nel tempo a seconda delle necessità dell’epoca: da casa con magazzini e laboratori nel 1902, a residenza con spazi commerciali a partire dal 1905 fino ad oggi. Il progetto di DFA Partners è guidato da un attento principio di conservazione che rispetti la vocazione dell’edificio e adegui gli spazi residenziali, mantenendo al piano terra gli spazi commerciali e valorizzando le zone comuni.
Corte Incanto
Corte Incanto è costituita da tre corpi che incorniciano le due meravigliose corti interne: due edifici di cinque piani fuori terra, che ospiteranno i prestigiosi appartamenti, e una villa elevata di due piani destinata a diventare l’esclusiva Villa Incanto, che sarà collegata al corpo principale con un caratteristico giardino d’inverno. La riqualificazione dell’edificio prevede anche il recupero del sottotetto, che ospiterà nuove unità abitative.
L’attento rilievo effettuato da DFA Partners in fase pre-progettuale ha evidenziato la presenza di finiture originali di inizio 900 che verranno recuperate e valorizzate laddove possibile, e abbinate a nuovi materiali compatibili che ne reinterpretino e ne esaltino lo stile. Elementi peculiari e originali dell’edificio, come i pavimenti in legno o in cementine policrome, i soffitti in legno cassonato e le decorazioni pittoriche troveranno nuova vita accanto a soluzioni e materiali più attuali, nel progetto che restituirà l’edificio al quartiere e alla città.
DFA PARTNERS
Daniele Fiori, dopo aver studiato e lavorato con Marco Zanuso, continua la sua professione con Francesco Trabucco e Francesco Lorenzini, fonda, nel 2012, DFA Partners. Lo studio di architettura conta, ad oggi, un team multidisciplinare di venti persone, fra ingegneri, architetti, paesaggisti e partner. Al gruppo interno si affianca un network consolidato di professionisti che collaborano con DFA nel seguire le varie fasi di realizzazione dei progetti.
Nel corso degli anni lo studio ha sviluppato una particolare attenzione a progetti di riqualificazione urbana, edilizia privata, recupero e riutilizzo di ex aree dismesse per nuove destinazioni d’uso, in un’ottica di architettura circolare tesa alla riformulazione degli spazi cittadini, sia in Italia che all’estero. DFA Partners conduce una costante attività di ricerca su materiali innovativi, nuove applicazioni tecnologiche e contenimento energetico, in un equilibrio dinamico tra tradizione e innovazione facendo della sostenibilità, della circolarità e della bioarchitettura la propria identità stilistica. dfapartners.com
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