Balcone in autunno: dopo la chiassosa e faticosa estate, è arrivato finalmente il momento di godersi il balcone nella quiete. Per riuscire a rilassarsi completamente in balcone, però, è necessario prima rimboccarsi le maniche e iniziare a fare pulizia e ad organizzare i lavori necessari a proteggere le piante in preparazione dell’inverno. Oltre alle ore di luce che sono diminuite, come sempre avviene, anche le minime si abbassano e si rende necessario iniziare a fare quelle operazioni per le piante che hanno attraversato l’estate che di anno in anno è sempre più stressante.

Anche l'autunno sa fare festa col colore
Anche l’autunno sa fare festa col colore: in questo balcone un tripudio di fioriture di crisantemi – Foto [L’ Udo Kroener]/stock.adobe.com

Ottobre e novembre: mesi impegnativi ma fondamentali per i lavori sul balcone in autunno

Ottobre e novembre sono mesi fondamentali per i lavori sul balcone in autunno, persino più di marzo. Le operazioni che si svolgono adesso saranno determinanti per la salute delle piante durante la loro ripresa in primavera. Pertanto, le azioni che vengono compiute in questo periodo, definiranno come saranno le loro fioriture e il loro sviluppo prossimi. Quindi, un buon lavoro oggi, ripaga domani e ripaga profumatamente.

Balcone in autunno: colore e calore
Balcone in autunno: colore e calore – Foto [FotoHelin]/stock.adobe.com

Una guida alle pratiche da effettuarsi in autunno

Le operazioni indispensabili per il balcone in autunno che riguardano gli interventi più urgenti e non differibili prima dell’arrivo del freddo, qui di seguito.

Piante da appartamento da riportare in casa:

  1. riportare in casa le piante da appartamento che sono state poste all’esterno durante i mesi caldi, quelle che soffrono eccessi di umidità e che non tollerano temperature intorno ai dieci gradi;
  2. monitorare l’andamento delle temperature perchè bruschi cali delle minime notturne non sono insoliti, in questa stagione, e nel contempo sono pericolosi per quelle piante che non resistono sotto ai dieci gradi;
  3. prima di ricoverarle in casa, pulire delicatamente le lamine fogliari, eliminare le parti secche e le foglie che mostrano segni di appassimento o ingiallimento. Verificare l’eventuale presenza di parassiti o malattie fungine, nel caso trattare con i prodotti specifici
Piante da interni coltivate in balcone: è il momento di ripararle in casa
Piante da interni coltivate in balcone: è il momento di ripararle in casa – Foto [larisikstefania]/stock.adobe.com

Annuali a fine ciclo vegetativo e riuso del substrato:

  1. estirpare da vasi e fioriere, le annuali che hanno completato il loro ciclo vegetativo;
  2. vuotare i contenitori dal terriccio di coltivazione delle piante eliminate. Il substrato rimosso si può riutilizzare;
  3. metodo per rigenerarlo: porlo in un contenitore e miscelarlo aggiungendo due parti di terriccio nuovo, una parte di stallatico pellettato o terriccio di foglie, avendo cura di controllare che non ci siano parassiti che lo renderebbero inutilizzabile. Le larve di cetonia o maggiolino che sono innocue per le piante anche da adulti, invece, si possono lasciare o togliere manualmente e disperderle in giardino;
  4. una volta ottenuto il composto, buona norma è quella di spolverarlo con una passata di anticrittogamico nelle quantità indicate dal produttore. Dopo di che, mescolare profondamente. Lasciandolo al freddo per tutto inverno ma non all’acqua (a superficie aperta, coperto solo con un foglio di carta), il composto ottenuto avrà modo di rigenerarsi e di essere utilizzabile a primavera per le nuove piante o i rinvasi;
  5. concimare le perenni che invece fioriscono anche in autunno e in inverno, con concime a lento rilascio da interrare leggermente e a quattro-cinque centimetri dal bordo del vaso.
Un balcone di annuali
Un balcone di annuali – Foto [hcast]/stock.adobe.com

Erbacee perenni e per le aromatiche sul balcone in autunno

Le perenni che hanno vegetato per l’intera stagione, necessitano sostanzialmente di un riaggiustamento della parte fogliare.

Il fogliame:

  1.  nel caso delle sempreverdi, con una leggera cimatura e rimessa in forma. Nel caso delle perenni che, nel balcone in autunno, spariscono per poi riapparire in primavera, serve pulire dal secco, anche tagliando basso se la pianta mostra il disseccamento della parte aerea. Stessa cosa per le aromatiche;
  2. raccogliere le parti ancora verdi delle aromatiche annuali, se si decide di non ripararle dal freddo coprendole col tessuto non tessuto, e farle seccare appese a testa in giù o nel forno con l’apposita funzione, per poterle utilizzare nel corso dell’inverno, una volta essicate;
  3. riguardo le potature delle aromatiche, giova ricordare che piante come il rosmarino, non devono essere potate sul legno vecchio. Se si tagliano rametti già molto lignificati, c’è il rischio che muoia un intero ramo portante.

I substrati:

  1. il terriccio universale che normalmente viene usato per i vasi in balcone, a fine stagione vegetativa è esausto e mostra consistenza compatta e asfittica, condizione che danneggia l’apparato radicale. Lo si nota distintamente perchè a pianta non irrigata lo si vede staccato dalle pareti del contenitore e molto compattato. In questo caso, buona norma è quella di sarchiarlo delicatamente rompendo la crosta superficiale, muoverlo anche in profondità ma sempre altrettanto delicatamente e aggiungere nuovo terriccio, meglio ancora se di foglie;
  2. la stessa operazione è da ripetersi con le aromatiche;
  3. leggera concimazione delle perenni sempreverdi, di quelle che stanno ancora fiorendo e di quelle che hanno fiorito molto durante la stagione vegetativa con concime a lento rilascio come stallatico pellettato o cornunghia. È da effettuarsi una sola volta nella stagione fredda.
Aromatiche in fase di essicazione
Aromatiche in fase di essicazione – Foto [Finn]/stock.adobe.com

Piccoli e grandi arbusti:

  1. eventuale rimessa in forma della chioma dei sempreverdi;
  2. pulizia dalle foglie secche degli arbusti caducifolia;
  3. rimozione dei rami secchi o danneggiati su tutti gli arbusti;
  4. ripulitura dalle foglie quasi del tutto appassite onde evitare che persistano formando marcescenze;
  5. verifica della presenza di eventuali patologie o parassiti e conseguenti cure, se rilevati;
  6. sarchiatura superficiale, arieggiatura delicata ma più profonda del terriccio e rabbocco con substrato nuovo;
  7. porre attenzione a usare sempre terricci idonei con le acidofile;
  8. leggera concimazione degli arbusti sempreverdi e di quelli che hanno fiorito molto durante la stagione vegetativa. È più indicato usare concime a lento rilascio come stallatico pellettato o cornunghia. È da effettuarsi una sola volta per tutta la stagione fredda;
  9. eventuale pacciamatura del substrato con paglia o foglie secche, nel caso di piante semirustiche.
Arbusti caducifolia e sempreverdi in terrazzo
Arbusti caducifolia e sempreverdi in terrazzo in autunno – Foto [Michal]/stock.adobe.com

Preparazione della serra fredda e delle piante da ricoverarvi:

  1. prepararsi a ricoverare in serra fredda o sotto al tessuto non tessuto, quelle che non sopportano le temperature invernali a cielo aperto, come gerani, petunie, surfinie, Calibrachoa, Plumbago capensis, alcune succulente etc.;
  2. pulire i ripiani della serra e il telo (se è di plastica) o i vetri, con un detergente disinfettante (candeggina o alcool possono già assolvere al compito) così da rimuovere eventuali patogeni;
  3. effettuare una pulizia delle parti secche, danneggiate o marcescenti;
  4. praticare una leggera potatura e una sarchiatura non profonda dei substrati;
  5. in caso di piante le cui radici stanno già fuoriuscendo dal foro di drenaggio, è preferibile pensare al rinvaso, senza però muovere il pane radicale e quindi disturbare l’apparato radicale;
  6. collocare sui ripiani della serra, lasciandola però aperta, le piante che poi andranno riparate completamente all’arrivo del freddo invernale;
  7. controllare l’eventuale presenza di parassiti o di patologie fungine e, nel caso si riscontrassero, fare gli opportuni trattamenti;
  8. diminuire le irrigazioni;
  9. pulire bene i sottovasi da detriti o da residui di acqua stagnante, volendo anche con un detergente contenente una parte di candeggina o aceto.
Una piccola serra vetrata
Una piccola serra vetrata – Foto [Basicmoments]/stock.adobe.com

Rosai:

  1. rimozione delle foglie rovinate da ruggine e oidio dei rosai ed eventuale trattamento con prodotti rameici;
  2. pulizia dello strato superficiale del terriccio dalle foglie cadute e, in presenza di malattie crittogamiche, eventuale trattamento;
  3. sarchiatura della superficie e arieggiatura più profonda ma delicata del substrato;
  4. eventuale rabbocco con miscela di terriccio universale nuovo (due terzi) mescolato a terra da campo (un terzo);
  5. asportare i cinorrodi (le bacche) qualora non li si volesse benché siano esteticamente piacevoli in inverno sui rami nudi e per favorire le visite di merli e altri uccellini che se ne cibano;
  6. non effettuare alcuna potatura per non stimolare la rosa ad attivare gemme dormienti per emettere nuovi rami.
Cinorrodi di Rosa
Cinorrodi di Rosa – Foto [Oleh Marchak]/stock.adobe.com

Ortensie:

  1. pulizia dello strato superficiale del terriccio dalle foglie cadute;
  2. sarchiatura della superficie e arieggiatura più profonda ma delicata del substrato;
  3. eventuale rabbocco con terriccio universale per acidofile;
  4. non effettuare potature autunnali sulle ortensie così da avere per tutto inverno la presenza dei fiori secchi che mantengono un fascino particolare e danno struttura. Le infiorescenze delle ortensie, peraltro, in autunno assumono una colorazione rossastra davvero molto particolare e lo stesso avviene anche alle foglie, prima della definitiva caduta. Inoltre, se i fiori permangono, la potatura primaverile sarà più facile perchè sarà immediato individuare i rami da asportare, proteggendo così i rami che invece portano gemme a fiore nella nuova stagione.
Ortensie in autunno
Ortensie in autunno – Foto [Lapasmile]/stock.adobe.com

Rampicanti:

  1. ripulitura delle foglie secche e rimonda del secco, nel caso di rampicanti caducifolia;
  2. verifica dello stato di salute generale dei rampicanti sempreverdi, compresa la presenza di parassiti e malattie fungine;
  3. sarchiatura e arieggiatura leggere del substrato ed eventuale rabbocco del terriccio;
  4. leggera concimazione con prodotti a lenta cessione, come stallatico pellettato o cornunghia;
  5. verifica della tenuta dei supporti su cui si arrampicano.
La vite del Canada nei balconi e nei terrazzi ruba la scena, in autunno
La vite del Canada nei balconi e nei terrazzi ruba la scena, in autunno, ma poi si spoglia e richiede la giusta manutenzione – Foto [Lina T]/stock.adobe.com

Bulbose a fioritura estiva nel balcone in autunno:

  1. pulire dalle parti ormai appassite o secche;
  2. estrarre dal terreno, i bulbi più delicati rispetto alle temperature. Ripulirli bene dai residui di terriccio, farli asciugare bene (non al sole) e infine metterli nei sacchetti di carta (vanno bene anche quelli del pane ben puliti dalla presenza di briciole e farina), fra uno strato di paglia spolverandoli con un antifungino. Riporli al buio così che non riprendano a vegetare;
  3. dalie e Canna indica vanno sottoposte allo stesso trattamento, avendo cura di potare lasciando almeno quindici-venti centimetri di fusto;
  4. si possono anche lasciare tutte in vaso, le bulbose più delicate, ma a condizione di pacciamare il substrato con paglia o uno strato di una decina di centimetri di foglie secche, di proteggere i vasi avvolgendoli in fogli di carta di giornale o cartone ondulato leggero, togliere i sottovasi e tenendoli sollevati da terra.
Dissotterramento dei rizomi di dalia
Dissotterramento dei rizomi di dalia – Foto [maryviolet]/stock.adobe.com

Raccolta dei semi ed eventuali talee:

Il balcone in autunno (come del resto il giardino) è una riserva incredibile di ricchezze, un luogo dove si può generosamente fare approvvigionamento di semi per la prossima primavera.

  1. se si sono lasciati gli ultimi fiori e infiorescenze su annuali, perenni e arbusti, ad esempio, si possono raccogliere dalle capsule portasemi – dove presenti – o dalle corolle ormai secche;
  2. lo stesso vale per gli arbusti eventualmente coltivati su un balcone o un terrazzo;
  3. se si vuole riprodurre alcune delle proprie piante, verificare quali nel proprio balcone in autunno, si riproducono per talea autunnale così da poter procedere in tempo utile per averle pronte in primavera.
Raccolta dei semi di Rudbeckia
Raccolta dei semi di Rudbeckia – Foto [andreaobzerova]/stock.adobe.com

Nuovi impianti per il balcone in autunno:

  1. mettere a dimora le piante annuali adatte ai mesi freddi, come ciclamini persiani, ederine, eriche e Calluna, viole e pansé, cavoli ornamentali;
  2. piantare i bulbi che fioriranno in primavera come narcisi, giacinti, tulipani e tutte le bulbose a fioritura primaverile;
  3. se si ha in mente di dare nuova immagine al proprio balcone nella prossima primavera, l’autunno è il momento migliore per riprogettarlo e acquistare nuove piante da inserirvi.

Le piante per l'inverno
Le piante per l’inverno – Foto [Caterina Trimarchi]/stock.adobe.com
Ivana Fabris
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