Andrea Martiradonna Res Naturae è la mostra fotografica ospitata da Fragile – realtà tra le più fervide del panorama italiano e internazionale del Novecento e del design storico – dal 27 settembre al 27 ottobre 2024.
Il linguaggio universale della natura
Le fotografie riproducono vegetali e animali: un polpo, una cicogna, una seppia, tre tulipani, un papavero, un fenicottero, una medusa, una dalia, un crisantemo che comunicano dialogando fra loro con un linguaggio universale fatto di chiari e scuri tanto caldi e morbidi quanto potenti e materici. Il tutto fra pezzi iconici come quelli di Castiglioni, Magistretti, Caccia Dominioni, Pesce, Lelii e Sottsas.
Fragile, uno spazio di grande bellezza
Fragile, galleria di Design storico e contemporaneo guidata da Alessandro Padoan e Alessandro Palmaghini, è nata a Milano nel 2000 ed è divenuta in breve tempo punto di riferimento per l’home decor e il collezionismo. Presenta nel suo nuovo spazio espositivo in via Simone D’Orsenigo, 27, la mostra Res Naturae di Andrea Martiradonna.
Con la nuova sede, situata all’interno di un ex spazio industriale progettato nel 1950 da Elio Frisia, Fragile si propone ora in una modalità diversa: non più galleria su strada, ma uno spazio più riservato dove poter scoprire l’eccezionale raccolta di oggetti – arredi, illuminazione, gioielli e ornamenti d’autore – a firma di icone del design italiano e alcuni pezzi da collezione, frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca e catalogazione.
Il coinvolgente linguaggio visivo di Andrea Martiradonna
Le opere di Andrea Martiradonna sono immagini su stampe di grande formato, realizzate su una preziosa (e ormai introvabile) carta artigianale giapponese. Il processo creativo che ha portato a immortalare ogni essere vivente ritratto, è frutto di grande sensibilità ed enorme cura. La trasposizione su carta è stata curata quasi a livello maniacale affinché ogni dettaglio di bellezza non si perda. Ogni essere della natura in queste immagini, nel suo insieme o nel profondo di ogni sua piega, di ogni suo lato d’ ombra, appare ipnotico, divenendo icona di se stesso.
L’uso del bianco e nero
I neri sono profondi e i bianchi sono morbidi e serici. La luce è dosata sapientemente e diventa una guida riverente che un po’ svela, un po’ nasconde, donando un aspetto maestoso anche al più umile soggetto, fiore, medusa o polpo che sia. L’ incontro tra la carta Kozo – realizzata da artigiani cartai scovati dall’occhio esperto di Ivan Pengo, anima di Chartars (importatore di carte dal Giappone) – e le foto di Andrea Martiradonna è più che mai riuscito.
I dettagli fisici di ciascun soggetto, dal dettaglio delle squame alla morbidezza delle piume, si uniscono alle striature setose della carta, vivificandosi, mossi da una fluidità così organica, che i soggetti ritratti sembrano trovare in queste stampe un modo di restituire in piccola parte la natura inaccessibile e la perfezione dei suoi infiniti e cangianti modi di apparire.
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