Euryops pectinatus è un’erbacea perenne dal portamento arbustivo, caratteristica che la rende un’ottima presenza per il giardino. Il suo maggior pregio, però, è che, oltre a essere di facile coltivazione, fiorisce in tutte le stagioni dell’anno, tranne che in pieno inverno, ed è sempreverde. Una pianta, quindi, che non lascia mai il giardino privo di colore, anche grazie al suo fogliame grigio. In questo mese di settembre e almeno fino a ottobre, è una delle Asteraceae che ridanno molto colore al giardino.
Origini e nomenclatura
Euryops pectinatus è originaria delle aree più aride del Sudafrica. Il suo nome deriva dal greco εὐρύς (cioè eurýs, ampio o grande) e da ὤψ (ops, aspetto, occhi, faccia), quindi si può concludere che potrebbe significare di grande aspetto o grandi occhi, verosimilmente per le grandi margherite che produce o per l’ampiezza che la pianta assume a maturità. L’epiteto specifico pectinatus, invece, è di derivazione latina, dal verbo pectere ossia pettinare, attribuito cioè alla forma delle foglie che appaiono simili a un pettine.
Euryops pectinatus, conoscerlo meglio
Euryops pectinatus appartiene alla famiglia delle Asteraceae. È di certo una pianta affidabile per le garanzie di successo che dà la sua coltivazione. Sviluppa un portamento cespuglioso e dimensioni ragguardevoli per un’erbacea perenne. Infatti, se non potata ciclicamente, arriva a toccare il metro/metro e mezzo di altezza e circa due di larghezza. Sviluppa rami semilegnosi su cui, nella parte più verde, spuntano foglie e fiori all’apice. Il portamento è naturalmente tondeggiante ma senza potature che stimolino la produzione di nuovi rametti, può apparire meno compatta o leggermente disordinata. Può essere utilizzata per piccole siepi, in una bordura o come esemplare. Accetta di essere coltivata in vaso, purché di dimensioni idonee a un’erbacea che ha uno sviluppo importante. Ovviamente in vaso le dimensioni che raggiunge naturalmente, si riducono.
Foglie di Euryops pectinatus
Uno degli aspetti più ornamentali e caratteristici di questa erbacea, sono proprio le foglie. Di colore grigio-verde, semplici e alterne sui rami, sono sottili e profondamente lobate e tutta la pianta assume, allo sguardo, estrema morbidezza grazie ad esse.
Fiori
I fiori di Euryops pectinatus appaiono come grandi margherite gialle e si dispongono solitamente all’apice del ramo o all’ascella nella parte apicale di esso, su tutta la pianta. I capolini dei fiori in bocciolo sono rivestiti da brattee leggermente seriche e di colore grigio. Quando sbocciano hanno morfologia radiata, cioè con i petali disposti a raggiera e sono ermafroditi. I fiori del disco centrale sono bisessuali. L’impollinazione è entomogama e producono pappi a maturità con cui la pianta disperde i semi nell’ambiente. Inizia a fiorire già nella metà di marzo, ma se l’inverno è mite può avviarla anche a fine febbraio. La sola pausa che fa con la fioritura, è nei mesi di dicembre e gennaio.
Coltivazione di Euryops pectinatus
Si adatta senza problemi a qualunque substrato, purché molto drenante. Non ha esigenze idriche particolari e sopporta anche un certo grado di siccità. Necessita di almeno sei ore di sole, quindi ama le posizioni soleggiate. Ha una buona resistenza al freddo, anche in vaso, purché sia appunto coltivata al sole e in assenza di ristagni idrici nel sottovaso. Non ha bisogno di sistematiche concimazioni se in piena terra, è sufficiente concimare perciò un paio di volte l’anno. In vaso, invece, una concimazione mensile è preferibile. Si moltiplica da seme e da talea e quest’ultimo è il metodo più semplice e che dà maggiori risultati. Non soffre di particolari patologie o di attacchi parassitari, se coltivata al sole e se ha un buon drenaggio.
Suggerimenti di potatura
Per stimolare la formazione di nuovi fiori, asportare sempre lo sfiorito. La potatura è consigliata a fine fioritura, accorciando di un terzo i rami ma badando a non tagliare dove il ramo è già lignificato: si rischia la perdita della pianta.
Caratteristiche di Euryops pectinatus
- Tipo di pianta: erbacea perenne, cespugliosa, sempreverde
- Famiglia: Asteraceae
- Origine: Sudafrica
- Dimensioni: h. massima 1-1.50 metro e l. massima 2 metri
- Colore e forma dei fiori: infiorescenze a pannocchia, piccoli panicoli che portano fiori lilla/lavanda
- Foglie: di colore grigio-verde, semplici e alterne sui rami, sottili e profondamente lobate
- Periodo di fioritura: autunno, primavera, estate e tardo inverno
- Resistenza al gelo: buona
- Difficoltà di coltivazione: nessuna
- Esposizione: almeno 6 ore di sole
- Potature: ogni 2-3 anni dopo l’ultima fioritura per ridare forma e stimolare la produzione di nuovi getti, ma non indispensabile
- Concimazioni: una volta l’anno
- Malattie: possibili attacchi della cocciniglia
- Utilizzo ideale: bordure, come esemplare, vaso
- Portamento: tondeggiante, cespuglioso
- Tossicità: al riguardo le fonti non sono univoche: alcune sostengono che tutte le parti se ingerite sono tossiche, altre non ne fanno menzione
- Interessante per api, farfalle e impollinatori: sì
Ivana Fabris
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