In occasione della Milano Design Week, Conte ha inaugurato Casa Conte, il suo nuovo showroom nel Quadrilatero della Moda. Ferdinando Conte, amministratore delegato, ha raccontato le ultime evoluzioni del brand all’insegna del connubio tra design, arte e moda.
Durante la Design Week avete inaugurato Casa Conte in Via Montenapoleone. Il nuovo showroom è in una zona ‘iconica’ della città, il quadrilatero della moda. Qual è il significato della scelta di questa location? Casa Conte è uno spazio dedicato alla creazione di progetti su misura unici, rivolto a una clientela sofisticata e di lusso. Pertanto, la scelta della sua ubicazione è stata attentamente ponderata, optando per la via più iconica di Milano, Via Montenapoleone 18, all’interno della splendida cornice del Palazzo Melzi di Cusano. Essendo un ambiente di ricerca e progettazione non convenzionale per l’arredo, abbiamo voluto affiancare Casa Conte ai marchi di moda più prestigiosi, affinché il valore percepito dai clienti fosse equivalente a quello provato entrando in una boutique di haute couture.
Quale concept espositivo avete proposto? Nell’antichità romana, l’atrium era molto più di un semplice spazio architettonico: era il fulcro della casa, il cuore pulsante della vita domestica. Oggi, per Casa Conte, l’Atrium si trasforma in un’esperienza unica, un luogo in cui passato e presente si fondono raccontando una dimensione sospesa nel tempo, che si esprime attorno a chi la vive. Atrium mette in scena l’esperienza di un appartamento privato milanese, che ricorda le atmosfere di un club esclusivo e diventa il luogo in cui la fashion crowd si ritrova per rilassarsi o socializzare su raffinati divani, immersi in uno scenario onirico e contemporaneo tra design, arte, moda.
Il progetto è firmato 13.1. Quali valori condividete con lo studio e quali sono state le vostre motivazioni per sceglierlo nel design di un progetto così importante? Collaboriamo con lo Studio 13.1 da circa due anni, durante i quali abbiamo realizzato insieme importanti progetti, tra cui la residenza privata di Chiara Ferragni e diversi altri progetti residenziali nel cuore di Milano. Tra noi e Studio 13.1 si è instaurata un’eccellente sinergia, condividiamo la loro visione e l’approccio ai progetti su misura. La loro voglia di sperimentare, non fermandosi al convenzionale ma piuttosto a disegnare pezzi unici per i clienti, rispecchia perfettamente la missione aziendale per cui è nato lo spazio di Casa Conte.
Come procede l’evoluzione del brand, dal punto di vista del posizionamento sul mercato e della diversificazione tipologica che, dalla camera da letto è ormai estesa anche al living? Con l’introduzione del concetto di total living, siamo riusciti a integrare perfettamente il nostro potenziale nella realizzazione di prodotti su misura con le collezioni preesistenti, disegnate da alcuni tra i più importanti studi al mondo. Questo ci ha permesso di offrire al mercato prodotti e servizi distintivi, differenti da quelli proposti da altre aziende, elevando ulteriormente la percezione e il posizionamento del brand.
Continua la vostra collaborazione con designer che lavorano con voi da diversi anni. Quali richieste gli avete fatto per le nuove collezioni?
Abbiamo coinvolto i nostri storici designer, tra cui Setsu e Shinobu Ito, Leonardo Mercurio, Joe Garzone, Enrico Cesana e Dainelli Studio, chiedendo loro di ampliare le iconiche collezioni create per Conte negli anni, adattandole dalla zona notte all’area living. Da questa richiesta hanno preso vita diversi nuovi prodotti come la libreria e il divano Tako disegnati da Setsu e Shinobu Ito + Leonardo Mercurio, il divano e il tavolo Charlie di Joe Garzone e il Divano Dominick di Enrico Cesana.
La grande novità, dal punto di vista dei designer è Mauro Lipparini. Come mai lo avete scelto e come è andata questa esperienza?
Per una collezione considerata estremamente rilevante come In The Mood For Love, che introduceva l’uso del cuoio, abbiamo deciso di coinvolgere l’architetto Mauro Lipparini, uno dei maggiori esponenti del design italiano, grazie alla sua capacità di combinare diversi materiali per creare prodotti di lusso mantenendo linee sobrie e accattivanti. Il binomio e la sintonia creatasi tra Mauro Lipparini e Conte sono stati molto apprezzati, gettando le basi per ulteriori collaborazioni nei prossimi due anni. Queste includeranno lo sviluppo di nuove collezioni sia per la zona notte, con sistemi boiserie e armadiature, sia per l’area living, con pezzi free-standing come divani, madie e librerie.
Qual è il bilancio per questa Milano Design Week 2024? L’azienda ha avuto un notevole riscontro dai mercati, sia nazionali che internazionali poiché la clientela ha molto apprezzato l’idea di poter mixare pezzi di collezione ad elementi taylor-made. Ad oggi l’azienda è proiettata verso una crescita internazionale con l’apertura di gallery point e nuovi flagship store in diverse aree del mondo. contecasa.it
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