Un grande appartamento con una splendida vista sul lago di Saint Moritz. Lo ha realizzato Daniela Costanzo, architetto milanese che ha ridisegnato gli spazi con eleganza. Villa Bavier ora è davvero la luce di St. Moritz.

Villa Bavier a St. Moritz

La villa è uno splendido edificio dei primi del Novecento, progettato da Karl Koller, architetto svizzero molto attivo a quei tempi in Engadina. Si affaccia sul Lago di Saint Moritz e sul suo spettacolare contorno di boschi e montagne innevate. Daniela Costanzo, architetto e interior designer milanese, che svolge la sua attività in particolare a Milano, Forte dei Marmi, Costa Azzurra e Saint Moritz, ha realizzato un elegante appartamento di 300 metri quadrati, con grandi finestre che offrono in pieno la suggestione del paesaggio engadinese di St. Moritz.

Spiega Daniela Costanzo:

Negli anni 60,una ristrutturazione pesante aveva mantenuto la struttura esterna di questo edificio ma aveva completamente stravolto gli interni, con tanti piccoli appartamenti. Si trattava di ricostruire e dare dignità a spazi evidentemente troppo angusti e sacrificati”.

Daniela Costanzo all’opera

Ha ridisegnato gli ambienti, in perfetta sintonia con le richieste dei proprietari:

L’obiettivo era di ampliare la superficie e creare grandi affacci sul lago di St. Moritz. Ho pensato quindi di riunire due appartamenti e ridistribuire tutti gli spazi”

È stato creato un open space per la zona living dove la luce è la principale protagonista. Inoltre, sono stati ridisegnati tutti gli ambienti. A questo punto Daniela Costanzo ha proceduto all’interior decoration con un attento studio dei materiali.

Le pareti e i pavimenti sono stati interamente rivestiti in legno di abete, recuperato, spazzolato e piallato a mano. Così abbiamo ottenuto un omogeneo involucro in legno interrotto da grandi finestre”

Il risultato della villa a St. Moritz è un ambiente elegante e caldo con una sobrietà che deriva anche dal sapiente uso di tappezzerie e arredi

I bagni hanno i pavimenti, i piani lavabo e la vasca, in pietra di Luserna, tipica della zona. Le maniglie per le porte e le finestre e i pomoli dei mobili sono in ferro brunito ed eseguiti su disegno da un artigiano locale mentre i tessuti in lino grezzo, panno, pelle e pellicce di lapin e volpe contribuiscono a rendere l’atmosfera molto accogliente.

L’uniformità dei colori, declinati nei toni del beige anche per i tessuti e i complementi d’arredo, uniti alla luce che entra dalle grandi finestre, sono gli elementi che danno una spiccata personalità alla casa”.

 

Testo di Stefano Malaspina
Foto di Barbara Pirovano

©Villegiardini. Riproduzione riservata

 

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