Design, arte e sperimentazioni artigiane: Foscarini presenta HABITUS, nuovo progetto di ricerca con Andrea Anastasio che racconta il privilegio di una assoluta libertà creativa. Prendersi il tempo per rallentare ed esplorare senza confini: al Fuorisalone 2024 con HABITUS Foscarini si confronta con una creatività libera da vincoli. Indaga, sperimenta e gioca con materiali inconsueti, continuando il percorso già intrapreso con Andrea Anastasio sul senso della decorazione.
In occasione della Milano Design Week 2024, presso Foscarini Spazio Monforte, Foscarini presenta HABITUS, progetto di sperimentazione con l’artista e designer Andrea Anastasio insieme ad Arun Jothi e Natalie Frost, creativi di Amal, realtà fondata in India, a Mumbai, e specializzata nella ricerca, sviluppo e creazione di ricami fatti a mano per il mondo della haute couture. Nel solco di quanto presentato con Battiti nel 2022, HABITUS è un progetto di pura ricerca: un intervento che si muove nello spazio delle possibilità tra idea e prodotto, in cui Foscarini si confronta liberamente con la creatività, regalandosi ancora una volta la possibilità di esplorare diverse direzioni nel mondo della luce, senza preoccuparsi dei limiti naturalmente imposti da una produzione di serie.
“Per un’azienda, concedersi il tempo per riflettere, intessere connessioni e tentare incursioni creative in altri mondi è un grande privilegio. Ma anche una scelta per noi naturale: spingerci oltre la nostra zona di comfort è parte di chi siamo. Habitus, il progetto di ricerca che presentiamo in occasione del Fuorisalone 2024, è quindi un regalo che ci siamo fatti, ma anche una necessità, figlia del nostro bisogno di ascoltare e condividere visioni con persone che appartengono ad altri mondi per creare immaginari di luce nuovi ed esplorare sensi diversi da dare a quello che facciamo” commenta Carlo Urbinati, presidente di Foscarini. Là dove due anni fa con il progetto Battiti c’era la ceramica artistica di Bottega Gatti, oggi – con Habitus – Foscarini si spinge verso altri territori: quelli dell’alta sartoria e del ricamo di Amal, che realizza raffinate e spesso audaci decorazioni per le collezioni di haute couture.
Il progetto Habitus esplora il mondo del ricamo, espressione di un’arte e di una cultura antiche che Amal rende contemporanee, come racconta Andrea Anastasio: “Il ricamo può essere descritto e decifrato come una lingua antica, che è capace di rinnovarsi costantemente, per generare meraviglia e pensiero al tempo stesso. Habitus porta lo sguardo e l’attenzione su questa manualità la cui origine si perde nel tempo. Il carattere modulare dell’architettura sottesa al ricamo e la reiterazione del gesto che lo esegue sono alla base di questo progetto, inteso per vestire la luce e per chiamare la luce a sottolineare la ricchezza del patrimonio di gesti sedimentati nel tempo che caratterizzano i manufatti ai quali il progetto si ispira”.
Materie classiche come le perline di vetro e altre più contemporanee come paillettes, plexiglass e strisce di PET tagliato al laser sono i materiali con cui Foscarini si è confrontata per osservare le reazioni della luce quando la curiosità di Anastasio la associa alle loro texture cangianti e imprevedibili. Nascono così diversi oggetti luminosi che scopriamo in mostra a Spazio Monforte, trasformato per l’occasione in una white box che ospita opere e installazioni site-specific, partendo dalle vetrine che introducono i materiali che verranno esplorati all’interno negli ambienti al piano su strada e al piano inferiore. Si va da semilavorati metallici internamente rivestiti di perline policrome, a tende composte da fili con migliaia di perline di vetro infilate a comporre un disegno bicromatico, a installazioni con riccioli di PET lavorati a caldo.
I pezzi che compongono Habitus non sono lampade e sono realizzati da un artista unendo il know-how di un’azienda e il saper fare di un atelier. Nessuna delle opere nasce quindi vincolata a una possibile applicazione industriale, ma propone un’esplorazione su cui Foscarini rifletterà in modo libero. Un privilegio e una scelta cosciente basata sulla convinzione che, a volte, è anche grazie a una ricerca libera da costrizioni che si possono immaginare direzioni nuove.
Andrea Anastasio:
Dopo gli studi in filosofia ha compiuto ricerche sull’innovazione delle tecniche artigianali tradizionali, collaborando con studi di architettura, case editrici e musei. Dal 2023 è direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi. Affascinato dalle poetiche dell’arte e delle sue convergenze con il design, disegna mobili e oggetti in una contaminazione di linguaggi e significati. Per Foscarini ha disegnato le lampade Filo, Madre, Gioia, e nel 2022 ha curato il progetto ‘Battiti’ in collaborazione con Ceramica Gatti di Faenza. Da quel progetto di ricerca, sono nate Intervallo e la lampada Fregio.
Amal:
Fondata nel 2002 a Mumbai in India, Amal – nome che significa speranza in lingua araba – è un laboratorio che occupa circa 300 persone tra creativi e artigiani che sviluppano realizzazioni custom per case di moda, gallerie d’arte, oltre che progetti di interior design.
Foscarini:
Azienda italiana di riferimento nel panorama internazionale dell’illuminazione decorativa di design, Foscarini da quarant’anni coniuga la doppia anima della migliore tradizione del Made in Italy: quella artigianale e industriale. Da un lato, infatti, sfida i limiti della materia e delle tecnologie per dare un contributo proprio alla storia del progetto e, dall’altro, produce oggetti illuminanti che trasmettono il calore e le emozioni della migliore manualità artistica. La libertà da vincoli produttivi permettono all’azienda di esplorare di volta in volta i materiali e le modalità di produzione più appropriati per immaginare e sviluppare nel modo migliore ogni nuova idea. foscarini.com