Percorrendo via della Moscova durante la Milano Design Week 2024 sarà possibile scorgere un insolito vialetto ricco di piante e arbusti. Entrando dalla grande porta a vetri del civico 47 ci si immergerà in una magica alcova vegetale che svelerà le nuove collezioni da giardino di Tectona. Un luogo incantato dove nulla è stato lasciato al caso. Situazioni sapientemente composte dal paesaggista parigino Louis Benech, poeta del verde, che ha immaginato per il brand differenti giardini che potrebbero appartenere a diversi luoghi d’Europa, e che rappresentano anche la diversità delle eleganti collezioni Tectona; collezioni che vengono scelte per progetti residenziali e di hotellerie ovunque nel mondo.
Benech ha la grande capacità di comprendere gli spazi, ascoltandoli e sviluppando le sue composizioni grazie alla profonda conoscenza del mondo delle piante. Nasce dunque in modo naturale un dialogo con Tectona che allo stesso modo crea prodotti raffinati, frutto della padronanza delle tecniche ebaniste, e che sposano gli ambienti fondendosi con disinvoltura al paesaggio.
Una scenografia che parte da una stuoia in jonc de mer, che immerge da subito il visitatore in un ambiente naturale, sulla quale sono adagiate delle piattaforme circondate da aiuole e piante in vaso. Ecco che i mobili da giardino della collezione 2024, come i divani e tavoli della linea Bamboo arricchiscono il paesaggio creato, caratterizzandolo con sofisticata semplicità e bellezza. Le poltroncine bridge Exeter, disegnate da Christophe Delcourt, coni loro tavolini, animano una delle vetrine su strada, alternandosi a Horizon, la nuova linea di lettini prendisole.
Le piante scelte sono semplici e curatissime, piante che potremmo riconoscere in molti dei giardini delle grandi istituzioni europee, e che crescono a volte spontanee nei nostri paesaggi rurali. In questa occasione Tectona presenterà anche una novità di prodotto che ben si sposa con l’arrivo della stagione estiva: una linea di teli mare che nascono dalla matita di Pierre Charpin, designer francese che già in passato ha collaborato con l’azienda per la realizzazione della celebre linea Tennis. Tectona con questa esperienza ci invita a riappropriarci della vita all’aria aperta e a riflettere sul mondo naturale. Invito affermato fin dal titolo dell’esposizione “Jardins Jardins”, che ci fa intuire quanti possano essere differenti i paesaggi intorno a noi, e quante ancora le possibilità di arredarli.
About Tectona
Dalla sua creazione nel 1977 il marchio francese Tectona è sinonimo di mobili da esterno longevi, di alta qualità e dal design contemporaneo. Affermatosi come leader nel settore dei mobili outdoor con modelli ispirati al “Country life” d’Oltremanica e al movimento Arts and Crafts apparso alla fine del XIX secolo in Gran Bretagna – si pensi alla Circle Bench, icona del brand – oggi Tectona è una realtà che si muove parallelamente su un design contemporaneo ricercato e una sempre maggiore sostenibilità delle sue materie prime. La grande attenzione alla contemporaneità delle forme è tradotta nel mantenimento di rapporti privilegiati con designer di fama internazionale, iniziati nei primi anni ‘90 con Andrée Putman ed oggi mantenuti con Ronan ed Erwan Bouroullec, Pierre Charpin, Christophe Delcourt e Costance Guisset, solo per citarne alcuni.
Nel laboratorio in Normandia, casa di Tectona, uno studio di creazione interna, lo “Studio Tectona”, dialoga quotidianamente con i creatori contemporanei e con le maestranze artigiane per realizzare le nuove collezioni di prodotti, sempre in linea con una filosofia di rispetto per le risorse naturali e per la lavorazione artigianale. L’attenzione nell’essere sempre più sostenibili si traduce nella scelta dei materiali ma anche nel pensiero anti-consumistico della riparazione dei prodotti; sono infatti molti i servizi post-vendita che Tectona offre alla sua clientela e uno tra questi è la sistemazione di prodotti che datano anche più di vent’anni. Sono tre i materiali scelti dall’azienda per le sue creazioni: il legno, la resina intrecciata e l’alluminio. Utilizzati da soli o combinati tra loro, rispondono all’esigenza di Tectona di garantire la grande durabilità del mobile alla sua clientela. Il legno si utilizza in sezioni intere, e gli assemblaggi sono senza colla ma con tasselli “a tiraggio”.
La tessitura della resina è manuale per ottenere una maglia resistente. E l’alluminio, insensibile a qualsiasi forma di corrosione, viene colorato mediante verniciatura a polvere quindi vaporizzato per resistere agli urti. Lavorazioni prevalentemente manuali che permettono di ottenere risultati di altissima qualità e che hanno permesso a Tectona di imporsi come vero punto di riferimento per i mobili da esterni belli e resistenti, da inserire non solo in ambienti domestici ma in luoghi pubblici di alto profilo: alberghi e hotel, musei e istituzioni.
Un’azienda virtuosa nella fase di creazione, in quella di scelta e lavorazione dei materiali, ma anche nel modello di business: il contatto con il consumatore finale avviene principalmente attraverso un’ampia distribuzione del catalogo che si trasforma in vendita su ecommerce e nei sette monomarca presenti in Francia, Svizzera, Italia e Spagna, e in tempi di consegna molto rapidi, in media 8 giorni. Tectona è in sintesi una storia, quella di una famiglia unita dalla passione per la bellezza. In questa famiglia, l’arte di vivere francese è stata tramandata di generazione in generazione per arrivare ai giorni nostri con un grande patrimonio di arredi da esterno che, attraverso un gusto e una passione che si arricchisce nel tempo, abbracciano le arti di ieri e il design di domani. tectona.net
About Louis Benech
Louis Benech si è avvicinato al giardinaggio grazie all’amore per le piante. Dopo aver conseguito un Master in Giurisprudenza, ha scelto di lavorare in Inghilterra come operaio orticoltore presso i famosi vivai Hillier, successivamente è diventato giardiniere in una tenuta privata in Normandia e infine nel 1985 ha iniziato la sua carriera di paesaggista. Nel 1990, insieme a Pascal Cribier e François Roubaud, gli è stato affidato l’incarico di riqualificare la vecchia sezione del giardino delle Tuileries. Da allora ha lavorato a siti come i Giardini dell’Eliseo, il Quai d’Orsay, Courson, il roseto di Pavlovsk a San Pietroburgo, il palazzo Achilleion a Corfù, il quadrilatero degli Archives Nationales, il parco del castello di Chaumont-sur-Loire.
Nel maggio 2015, il castello di Versailles ha inaugurato il boschetto del Théâtre d’Eau, che porta la firma di Benech. Con il suo team Benech ha progettato e realizzato centinaia di parchi e giardini, sia pubblici che privati, dalla Corea a Panama, passando per Perù, Canada, Stati Uniti, Portogallo, Grecia e Marocco, lavorando per privati di tutte le nazionalità o per grandi nomi e istituzioni come Hermès, Axa o Suez. Da vero appassionato di piante, Benech trova continuamente modi ingegnosi per far risparmiare tempo a coloro che si occupano quotidianamente dei giardini che ha creato. Fa di ogni giardino un progetto del tutto unico, a seconda del sito, dell’architettura degli edifici e forse anche degli elfi e dei folletti che vi incontra. Cavaliere della Legione d’onore; Cavaliere delle Arti e della Letteratura.
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