Ed è subito Barocco (e neobarocco). Ovvero è ritornato il momento di far riscattare il pathos, di riaccendere l’illusione, la scenografia tra movimento e meraviglia, stupore e teatralità. Di riprendere il filo di quel melodramma, quel “recitar cantando” inventato dalla Camerata Fiorentina, un gruppo di intellettuali di Firenze nel XVI secolo, che ha iniziato a giocare con la magniloquenza estetica per commuovere, “muovere insieme” i sentimenti attraverso il diletto e la meraviglia. Ma quest’anno il Festival, Barocco e Neobarocco, giunto alla sua quarta edizione, ha deciso di giocare di anticipo, e la tre giorni di inaugurazioni e conferenze da settembre viene spostata al 31 maggio, 1 e 2 giugno (le installazioni nei palazzi barocchi saranno visitabili fino al 28 giugno). La location ovviamente è sempre la stessa: Ragusa Ibla, con i suoi vicoli stretti e le sue ripide scalinate che si aprono su piazze dalla bellezza teatrale, dove chiese barocche, conventi e residenze aristocratiche riportano alla mente tradizioni, vecchi fasti e atmosfere cariche di charme.
Fedeli custodi dei secoli passati sono i mascheroni e quei personaggi grotteschi progettati per sorreggere balconi ed esaltare la maestosità di architettonici portali. Qui gli storici palazzi Nicastro, Cosentini e La Rocca, Patrimonio Unesco, insieme al Teatro di Donnafugata (il più piccolo d’Italia), alla ex Chiesa San Vincenzo Ferreri, e all’Antico Convento diventano il palcoscenico per reinterpretare lo stile barocco, attraverso il design, la pittura, la fotografia e la moda. Il maestro di cerimonia è sempre lo stesso, l’architetto Roberto Semprini, che con il prezioso supporto di Cristina Morozzi, ogni anno raccoglie pareri e discussioni su un tema coinvolgente come il Neobarocco. Gli studenti provenienti dalle Accademie di Belle arti di Brera e Catania e dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, insieme agli artisti emergenti del Liceo Artistico di Ragusa, esporranno i loro progetti innovativi. Aziende di design locali e non, collaboreranno con designer siciliani e internazionali per creare nuovi oggetti a tema neobarocco. Per la prima volta sulla scena siciliana, Nigel Coates, Londra Architect, Designer and Royal Academician, debutta con Baroccabilly: una serie unica di alcuni pezzi, tra mobili e lampade, che mescolano l’aria Barocca con l’anima ribelle del rockabilly.
E poi, il festival presenta: Dario Ghibaudo, artista milanese, che trasforma materiali eterogenei in sculture dalle curve sensuali, evocando lo stupore con un’estetica decisamente neo-barocca e Roberto Semprini, architetto e Direttore Artistico del festival e del corso di Design di Brera, che in collaborazione con ViaTov, propone Baroque Mirror, una collezione di specchi che reinterpretano in modo contemporaneo quello stile che ha reso famosa la Val di Noto, con un gioco di meraviglia e decorazioni eccessive. Ma le new entry non finiscono qui: l’architetto milanese Maurizio Favetta sarà presente nella grande sala di ingresso del piano nobile del Palazzo, con Beauty Baroque, un allestimento di grande effetto scenografico che utilizza elementi decorativi tridimensionali per stupire, coinvolgere e affascinare chiunque entri.
Non solo design, arte e architettura, lo show del Festival di quest’anno prevede anche la partecipazione speciale del giovane stilista Alessandro Enriquez, che torna nella sua regione d’origine per mostrare la sua ultima collezione ricca di colore, fantasia e creatività nella ex Chiesa San Vincenzo Ferreri a Ibla. Nelle sale di Palazzo Nicastro, uno dei più bei palazzi barocchi della Sicilia e in parte ancora in fase di restauro, interverrà anche l’architetto Angelo Sanzone con un allestimento di lighting design di grande suggestione dal titolo In Cantiere. Nella hall il pubblico verrà accolto da un grande divano centrale fumante dal titolo emblematico, ETNA a cura dell’architetto Roberto Semprini. Diverse le performance teatrali e musicali fra le quali spicca Ibla Voices, un coro neobarocco di circa 60 coristi, diretto in prima mondiale dall’artista e compositore Piero Mottola, sulle scenografiche scalinate del Duomo di San Giorgio. Il calendario delle conferenze a Ibla, che si terranno in Piazza Pola, è fitto di nomi illustri. Tra loro, Gilda Bojardi direttore di INTERNI, Cristina Morozzi giornalista e critica di design, Patrizia Piccinini, autrice e collaboratrice di diverse riviste di settore e Davide Rampello, regista televisivo e direttore artistico, promettono dibattiti di alto livello.
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