Joséphine Fossey è l’autrice del progetto di interior design per un elegante chalet a Courchevel, in Savoia, che si distingue per le audaci scelte estetiche e una cura artigianale del dettaglio.
Un’interpretazione unica ed originale dell’arte di vivere in montagna: è quella firmata da Joséphine Fossey Office per il progetto della terza proprietà di Iconic House, caratterizzata da un arredamento ispirato all’architettura modernista.
Collocando la proprietà nell’area protetta di Brigues, a Courchevel 1550, i fratelli fondatori di Iconic House, Thibaud Elzière e Robin Michel, hanno voluto mostrare un aspetto diverso della rinomata stazione sciistica, lontano dall’immagine più ostentata di Courchevel. In collaborazione con Atelier Giffon, studio di interior design con sede a Lione, Joséphine Fossey si dedica alla progettazione di spazi e ambienti in cui il confine tra interni ed esterni sfuma, per favorire il rapporto visivo e materico con la natura.
Chalet 1550 non solo non si sottrae a questa regola, ma rappresenta anche un nuovo modo di pensare la montagna, allontanandosi dall’estetica classica degli chalet, privilegiando palette dai toni neutri e quasi monocromatici, ravvivate da tocchi di colori accesi. Una impostazione delle forme perlopiù rigorose e geometriche completa le caratteristiche del progetto, che rende omaggio alla tradizione modernista.
“Prima di ogni progetto”, spiega Joséphine Fossey, “approfondiamo la storia locale, consideriamo l’atmosfera e i futuri utilizzi per definire un concetto generale guidato dall’Arte. Torniamo sempre ai precetti del movimento Arts & Crafts, per cui l’arte pervade ogni aspetto della vita quotidiana.
Questa nozione di ‘arte totale’ è il principio fondante del nostro approccio. Per lo Chalet 1550 ci siamo ispirati all’architettura modernista e al lavoro di Henry Jacques Le Même, Charlotte Perriand e Marcel Breuer, alla loro visione avanguardista e ad una certa ricerca di fascino e autenticità”.
Se da una parte l’arredamento è caratterizzato dall’onnipresenza del legno, dall’altro si sviluppa con audaci scelte estetiche, mixando pezzi vintage, elementi unici custom-made e oggetti da collezione: per ottenere un risultato così originale, Joséphine Fossey ha riunito collaboratori locali – artisti ed artigiani, pittori e scultori- in una sinergia creativa, dando vita ad un progetto di lusso autentico.
“Vediamo tutti i nostri progetti come un’avventura artistica e umana. Esploriamo talenti e lavoriamo mano nella mano con gli artigiani locali per progettare pezzi unici. Siamo profondamente consapevoli della ‘località’ di un progetto e privilegiamo sempre i materiali naturali.
Una volta stabilito il concetto e sapendo quale storia vogliamo raccontare, setacciamo negozi di design e antiquariato e cerchiamo artigiani e artisti locali con cui collaborare. Cerchiamo di creare un mix coerente di pezzi vintage, mobili su misura e oggetti da collezione. Si tratta di equilibrio.’’
All’ingresso, spicca la consolle in massello di rovere scolpito, realizzata su misura dal giovane designer Ateljé Loupchat. Il grande soggiorno si apre sul panorama circostante grazie alle grandi vetrate; elemento centrale nell’ambiente, l’imponente camino scolpito nel granito Mont Blanc, del peso di quasi 7 tonnellate.
Tra gli altri oggetti di decorazione, spicca la lampada Prieuré in massello di rovere della Maison Henry Jacques Le Même, la prima di una serie limitata di 30, creata sulla base degli archivi dello stesso architetto Henry Jacques Le Même.
Il tavolo in legno laccato della sala da pranzo è opera dell’ebanista Sylvain Perrier, che Joséphine Fossey ha voluto chiamare per creare questo elemento centrale dello spazio; anche gli scarti di legno della sua officina sono stati riciclati, per creare le piccole sculture geometriche che hanno trovato una perfetta collocazione incastonate sotto il tetto della sala da pranzo; le tende e i cuscini, caratterizzati da colori vivaci, sono realizzati su misura da Atelier des Frères, designer e tappezziere locale.
L’interior design è stato definito ponendo l’accento sulla coerenza complessiva, senza mai perdere di vista l’accuratezza dei singoli dettagli; anche gli oggetti ed elementi nell’imponente biblioteca del soggiorno – libri d’arte, romanzi, biografie – seguono quel fil rouge fatto di avventura e introspezione, architettura e natura suggerito dall’ambiente unico nel quale la dimora è immersa.
“La montagna è un ambiente molto particolare, evoca sia l’avventura che l’introspezione. Volevamo creare uno spazio invitante, caldo e autentico. E, naturalmente, intriso di arte. La funzionalità è fondamentale, soprattutto quando si tratta di realizzare progetti in montagna. Dopo una lunga giornata sugli sci, è importante tornare in un luogo accogliente e lineare, che faccia sentire a casa”, conclude Joséphine Fossey. josephinefossey.com
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