Bernhardt&Vella propone una serie di prodotti disegnati dallo studio all’interno di scenografie del tutto inedite, evidenziando spunti creativi e il profondo legame con l’architettura e con la città di Milano. Novità e prodotti recenti vengono ambientati all’interno di tre diversi ingressi milanesi, in un gioco di contrasti tra forme, dettagli e materiali.
Fondato nel 2008 dal duo italo-tedesco formato da Paola Vella ed Ellen Bernhardt, lo studio è caratterizzato da una cifra stilistica femminile, delicata e al tempo stesso fortemente identitaria. All’origine di ogni progetto c’è la ricerca come processo maieutico, una raccolta di spunti provenienti da fonti d’ispirazione diverse: arte, architettura e i lavori dei grandi maestri vengono rielaborati a quattro mani dalle due progettiste, attraverso un segno gentile, un’eleganza discreta e contemporanea.
È stato proprio il desiderio di evidenziare le ispirazioni dietro al processo di ricerca a dare vita a questo progetto fotografico, che immagina progetti e progettiste fare incursione all’interno di cortili ed ingressi, alla ricerca di un dettaglio, un particolare, una suggestione.
La prima serie di scatti è ambientata nell’ingresso di Casa Zanoni, in corso Monforte, realizzata nel 1889 dall’architetto Enrico Zanoni. I dettagli in stile liberty dell’edificio si integrano perfettamente con le linee sinuose e contemporanee dei due pezzi scelti dallo studio: il divano della collezione Snake disegnato per Rugiano e il tavolino Scalea di Arflex.
Il divano, dalla silhouette sinuosa e avvolgente, disegna una sinfonia di curve nello spazio caratterizzato da profili netti, mentre il tavolino in marmo Crema Marfil interagisce con le pietre naturali e con i profili dell’architettura circostante. Il secondo ingresso si trova nel suggestivo quartiere della Maggiolina, conosciuto come il “quartiere dell’architettura sperimentale”, zona ancora oggi estranea alla frenesia urbana.
Qui, la scenografia della storia raccontata da Bernhardt&Vella è costituita da una boiserie dal carattere deciso ed eclettico. Il tratto cubista delle sagome disegnate sul legno fa da sfondo al tavolino Rock disegnato per Rugiano e alla poltrona Rio, disegnata per Calligaris. Il poema visivo creato dalle venature del piano in marmo cipollino del tavolino sembra fondersi con la decorazione della boiserie a parete mentre la poltrona contrappone in maniera netta le sue forme ultrasoft alla scenografia netta e spigolosa.
L’ultima ambientazione rimanda all’utilizzo delle geometrie come elemento formale e al tempo stesso decorativo nel lavoro di Bernhardt&Vella. L’ingresso di un palazzo anni venti vede protagonisti degli elementi romboidali che si ripetono sulle pareti e sul soffitto. Qui, il lavabo Origami disegnato per Ex.t dialoga con lo spazio, ancora una volta, per assonanze e divergenze. Origami – appartenente all’omonima collezione che traduce la delicatezza visiva e concreta delle figure in carta realizzate con l’antica arte giapponese – presenta un profilo scultoreo, dalle linee nette e ben definite, richiamando i decori a parete dell’ingresso. bernhardt-vella.com
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