TESTO DI CÉCILE VAIARELLI / FOTO DI BERNARD TOUILLON
A CASTIGLIONCELLO DEL TRINORO, NELLA VAL D’ORCIA, ILARIA MIANI È IMPEGNATA IN UN RESTAURO PER RESTITUIRE IL TERRITORIO AL SUO PASSATO E ALLE SUE TRADIZIONI
Restaurare un intero borgo, passo dopo passo, casa dopo casa, dargli nuova vita facendo rinascere la sua storia e il suo inimitabile territorio tra le vigne e i campi di grano. Per Ilaria Miani quello di Castiglioncello del Trinoro, in Val d’Orcia, è un progetto a lungo termine e di grande respiro che implica una precisa visione d’insieme e che ha già impegnato parecchi anni della sua vita professionale. La sua visione di un’Italia autentica, ricca di storia e di tradizione, implicava un attento lavoro di recupero delle forme architettoniche originali. L’albergo diffuso e le case di Monteverdi sono il frutto di un attento restauro iniziato nel 2003. E ha preso il via grazie a un minuzioso studio del paesaggio toscano. Un lavoro di osservazione e appropriazione che ha scavato nel profondo della tradizione contadina e dei suoi risvolti umani. “Difficile oggi”, spiega Ilaria, “non cadere nella tentazione della moderna standardizzazione di ogni luogo. Non abbreviare gli sforzi cancellando qualsiasi traccia di un luogo e del suo territorio. Le trasformazioni di palazzi, dimore storiche, borghi, case di contadini, sono pericolose. Anche se costose e apparentemente ben eseguite fanno perdere ogni traccia del passato. Dobbiamo imparare a difendere anche i profili e le sagome del nostro territorio perché è denso di storia come nessun’altra parte del mondo”.
Monteverdi nasce anche dalla constatazione della bellezza. Il progetto di un albergo diffuso nel villaggio di Castiglioncello si lega immediatamente alle fonti di ispirazione di Ilaria Miani, legate alla storia dell’arte e al pensiero umanista, rispettoso del paesaggio e delle antiche pietre. E si dedica da oltre 30 anni, con il marito Giorgio Miani, al recupero delle case in questa felice vallata.
Ilaria inizia il suo lavoro con lo studio dei volumi e dei metodi di costruzione antichi. E poi entra nei particolari con attenzione scrupolosa. Negli ambienti di Monteverdi ciascuna camera ha una sua personalità, gli arredi si adattano uno per uno agli angoli e agli spazi disponibili, i tessuti sono comodi ma non trascurano gli aspetti della sostenibilità.
Così il borgo riprende vita e reiventa il suo passato. Ilaria Miani si è impegnata in ogni dettaglio e ha portato a Castiglioncello una “art de vivre” sofisticata ma priva di artifici, attraverso l’invenzione di uno stile rurale contemporaneo.
Le aperture nei muri, la pavimentazione, il verde, la segnaletica, ogni dettaglio è stato curato ed eseguito con discrezione per non interrompere l’intimità e la continuità del tessuto medievale.
Le sedute e i tavoli del ristorante nel verde dei terrazzi pensili ricostruiti sono stati realizzati da artigiani locali.
Uno scorcio del verde “rigenerato” da Enzo Margheriti (paesaggisticatoscana.it).
Uno scorcio del verde “rigenerato” da Enzo Margheriti (paesaggisticatoscana.it).
Nel cocktail bar, le foto incorniciate alle pareti che raccontano la storia del tipico paesaggio della Val d’Orcia
Nel cocktail bar, le foto incorniciate alle pareti che raccontano la storia del tipico paesaggio della Val d’Orcia
All’interno DI MONTEVERDI gli intonaci, gli infissi, le travi, i pavimenti, rimandano alla realtà contadina toscana, mentre il sistema di appenderia ricorda l’austerità rurale dei villaggi Shaker americani dove era tradizione appendere OGGETTI lungo le pareti delle stanze limitando tutto all’utile e all’essenziale.
All’interno DI MONTEVERDI gli intonaci, gli infissi, le travi, i pavimenti, rimandano alla realtà contadina toscana, mentre il sistema di appenderia ricorda l’austerità rurale dei villaggi Shaker americani dove era tradizione appendere OGGETTI lungo le pareti delle stanze limitando tutto all’utile e all’essenziale.
Le poltrone sono in tessuto Dedar.
Luci ed accessori sono di Ilaria Miani ed eseguiti da artigiani locali.
La biancheria è stata confezionata appositamente da C&C per Monteverdi.
Dall’ultima coppia di abitanti del luogo Ilaria Miani ha saputo che il fienile era stato trasformato in un moderno appartamento. È stato recuperato l’antico volume creando dei piccoli spazi attrezzati per i servizi come la doccia schermata da un vecchio cancello.
Il Ristorante si affaccia sulla Strada di mezzo del borgo. Per ottenere una maggiore profondità i tre ambienti sono stati scavati nella roccia lasciata a vista.
Sono antichi e di recupero
i lastroni del pavimento, le travi, le cantinelle e pianelle del soffitto, gli architravi nei passaggi.
L’intonaco delle parte
è stato modellato con cura.
A Monteverdi tutti i letti del borgo sono pezzi unici disegnati assieme all’arredo. Luci ed accessori sono di Ilaria Miani ed eseguiti da artigiani locali.
La biancheria è stata confezionata appositamente da C&C per Monteverdi in diverse varianti di colore e texture per essere accostati agli interni.
Il Ristorante si affaccia sulla Strada di mezzo del borgo. Per ottenere una maggiore profondità i tre ambienti sono stati scavati nella roccia lasciata a vista.
Sono antichi e di recupero
i lastroni del pavimento, le travi, le cantinelle e pianelle del soffitto, gli architravi nei passaggi.
L’intonaco delle parte
è stato modellato con cura.