TESTO DI FRANCO NICCOLI / FOTO DI DENISE KEUS
NEL CUORE DI MILANO LA CASA DI CLAUDIA HAMERS, TRA RIGORE E CONCESSIONI ALLA CREATIVITà: UN MIX ORIGINALE, SPECCHIO DELLA PERSONALITà DELLA DESIGNER OLANDESE
Abita a Milano in un bel palazzo del centro storico: “Mi piace”, dice, perché unisce arte ed eleganza, quindi è fonte di bellezza e per me di ispirazione”. Claudia Hamers, designer di origine olandese ma saldamente legata a Milano per formazione e professione, unisce lo spiccato senso pratico e il desiderio di autoaffermazione che le deriva dal paese d’origine (“Mio nonno, che disegnava nuovi prodotti per la Philips ha evidentemente influenzato la mia creatività”), alla fantasia italiana. “Un buon mix che mi ha permesso di affrontare con ottimi risultati il mio lavoro”. Sposata con un professionista milanese, attivo nel settore immobiliare, una figlia, ha una passione per la musica e un buon talento musicale che mostra quando si diletta a suonare il pianoforte, protagonista importante nell’ampio openspace della casa milanese. “Era un grande loft, completamente aperto che abbiamo ristrutturato con molto entusiasmo e grazie alla chiara visione dello spazio di mio marito”. Si sviluppa su due piani: uno che ospita la zona living e la cucina, in un ambiente pieno di luce e caratterizzato da un sapiente uso dei colori. Una scala interna porta al piano superiore, nella zona notte collegato al terrazzo, un’oasi tranquilla affacciata sui tetti antichi della città e ricca di verde. “Mio marito ha una passione per le piante che io condivido: qui viviamo gran parte dell’estate, isolati dal mondo. C’è un grande silenzio, nel mezzo della metropoli, interrotto solo dalle campane della chiesa di San Francesco che ci svegliano la mattina”. L’arredo è sobrio e lineare, sembra quasi scelto per non interferire sulla creatività della padrona di casa, che si esprime invece attraverso oggetti di forme e colori accesi e spesso dirompenti. Qui, e in terrazzo, Claudia riceve gli amici ma organizza anche gli incontri di lavoro. Il suo “laboratorio creativo” si trova a pochi passi dal terrazzo: un piccolo studio in una zona separata della casa dove assoluta tranquillità e tecnologia le permettono di dedicarsi al suo lavoro di designer: gioielli, sculture in marmo, vetri di Murano e oggetti in resina. “Unisco materiali diversi e alta tecnologi per creare qualcosa di personale e inaspettato, dove la bellezza è la chiave di tutto”.
“Il mosaico, lineare e rigoroso, riflette una bella luce quando ci si sveglia, al mattino. Il quadro in bagno è di Ruggeri, un pittore cugino di famiglia che vive a Bergamo”.
Il terrazzo sui tetti di Milano
L’anello indossato si chiama ‘Love’ e ha due semicerchi che
si uniscono simbolicamente. LA PIETRA BIANCA é Kogolong.
L’anello ‘Melograno’ è realizzato in argento e corallo rosso
L’anello Planets di Claudia Hamers, nella foto a destra, è realizzato in marmo bianco Carrara
e nero del Belgio.
NEL CUORE DI MILANO LA CASA DI CLAUDIA HAMERS, TRA RIGORE E CONCESSIONI ALLA CREATIVITà: UN MIX ORIGINALE, SPECCHIO DELLA PERSONALITà DELLA DESIGNER OLANDESE
NEL CUORE DI MILANO LA CASA DI CLAUDIA HAMERS, TRA RIGORE E CONCESSIONI ALLA CREATIVITà: UN MIX ORIGINALE, SPECCHIO DELLA PERSONALITà DELLA DESIGNER OLANDESE
Lo spazio è stato progettato da Claudia Hamers e dal marito.
È su due piani collegati divisi da una scala in cemento laccato
grigio. I divani e il tavolo da pranzo sono di Armani Home. Sono stati scelti il tono brillante.
“Per noi è molto importante
la forma, la luce e l’armonia tra le varie superfici”.
“I colori delle pareti sono stati scelti durante una cena con
20 amici, durante la quale ho provocato una discussione proprio sul materiale e il colore da applicare pochi giorni dopo.
All’inizio sono stata molto criticata nella scelta di questa pasta blu che si chiama Neve, della ditta Giorgio Graesan, perché ha al suo interno dei piccoli elementi brillanti.
Ora tutti l’apprezzano per la sua luminosità e profondità”.
Lo spazio è stato progettato da Claudia Hamers e dal marito.
È su due piani collegati divisi da una scala in cemento laccato
grigio. I divani e il tavolo da pranzo sono di Armani Home. Sono stati scelti il tono brillante.
“Per noi è molto importante
la forma, la luce e l’armonia tra le varie superfici”.
“I colori delle pareti sono stati scelti durante una cena con
20 amici, durante la quale ho provocato una discussione proprio sul materiale e il colore da applicare pochi giorni dopo.
All’inizio sono stata molto criticata nella scelta di questa pasta blu che si chiama Neve, della ditta Giorgio Graesan, perché ha al suo interno dei piccoli elementi brillanti.
Ora tutti l’apprezzano per la sua luminosità e profondità”.
Vaso giapponese del 600 e il pianoforte Bluthner
Lo spazio è stato progettato da Claudia Hamers e dal marito.
È su due piani collegati divisi da una scala in cemento laccato
grigio. I divani e il tavolo da pranzo sono di Armani Home. Sono stati scelti il tono brillante.
“Per noi è molto importante
la forma, la luce e l’armonia tra le varie superfici”.
“I colori delle pareti sono stati scelti durante una cena con
20 amici, durante la quale ho provocato una discussione proprio sul materiale e il colore da applicare pochi giorni dopo.
All’inizio sono stata molto criticata nella scelta di questa pasta blu che si chiama Neve, della ditta Giorgio Graesan, perché ha al suo interno dei piccoli elementi brillanti.
Ora tutti l’apprezzano per la sua luminosità e profondità”.
Il pianoforte è un originale Bluthner del 1955 in legno di noce a mezza coda, prodotto in Germania.
Come caratteristica di Bluthner ha una quarta corda per ogni nota che alza il tono e la dinamicità del suono. Serve per rendere più bella la musica da camera e di accompagnamento lirico.
Claudia ha iniziato a suonare quando aveva 7 anni con
un professore del conservatorio di Maastricht. “Amo soprattutto le sonate di Schubert a 4 mani
e quelle di Beethoven
ma anche dei pezzi moderni. Le composizioni e la loro struttura sono fonte ispirazione per il mio design. Vedo una congruenza perfetta fra musica e architettura”.
La cucina è fatta in Corian bianco con un piano in
granito nero. è un’isola
indipendente che permette di cucinare con gli amici.
“La scala è come un elemento grafico, in cemento e finitura in resina grigia. La fotografia dell’albero divisa in sezioni è molto suggestiva. L’autore è Roberto Angelotti”.
Il letto è di Ralph Lauren.
“Il colore blu è il leitmotiv,
che deriva dall’ amore per una squadra di American Football che dirige mio marito”. Il disegno sopra il letto è di Paul Klee.
“Il mosaico, lineare e rigoroso, riflette una bella luce quando ci si sveglia, al mattino. Il quadro in bagno è di Ruggeri, un pittore cugino di famiglia che vive a Bergamo”.
ANTENNE
Creare l’inaspettato
Claudia Hamers si è formata alla Facoltà di design industriale di Delft in Olanda ma ha seguito poi la sua inclinazione personale per l’arte e la creatività viaggiando e decidendo infine di stabilirsi a Milano: “Io sono il tipico prodotto del Nord e del Sud Europa. Ho ancora il gusto olandese e l’approccio rigoroso ma sono stata fortemente influenzata dall’immaginario dell’Italia. Mi vedo come qualcuno con un piede nel passato e un piede nel futuro. Ammiro gli artigiani italiani, come partecipano nel processo, quando cerco di fare qualcosa che non hanno mai realizzato con le loro tecnologie. Così si è creato un nuovo approccio al mio lavoro di designer”. La svolta nella sua vita è avvenuta negli anni 90 quando ha frequentato il Master of Arts – Industrial Design presso la Domus Academy: Oggi lavora come designer di gioielli ma anche creando sculture, oggetti in vetro e prodotti per aziende di largo consumo. Claudia ha appena finito di realizzare delle sculture di marmo insieme a Ligeri Marmi, ispirati a dei gioielli realizzati in precedenza. “Lavorando su grande scala tutto si concentra sulla dimensione emozionale ma la funzione di questi anelli è anche di essere dei contenitori. Sto portando avanti anche la mia passione per i progetti di lusso con delle aziende di oggetti per la casa, in Germania e negli Stati Uniti. A Murano sto lavorando a dei prodotti di design d’arte per un mercato di nicchia, nel quale combino del vetro soffiato con oro, alluminio e legno pregiato. Nonostante la poeticità degli oggetti rimangono sempre funzionali, con un preciso scopo d’uso”.
claudiahamers.com