L’artista svizzero Simon Berger celebra l’universo femminile con un’installazione tra arte e design, esplorando la fragilità del vetro come metafora di quella, solo apparente, della donna.
Noto per una tecnica scultorea di ritratti nel vetro battezzata ‘morfogenesi’, Simon Berger rilegge i volti, soprattutto femminili, creando inaspettate visioni
Nata in collaborazione con Gallotti&Radice, brand di arredamento di design, la collezione di specchi ‘Reflected Identities’, è stata creata dall’artista usando martello per incidere, incrinare e frantumare parte dei cristalli, svelando, tra bagliori di luce e fughe prospettiche, tratti d’identità, eleganza e bellezza. Una tecnica che esalta le potenzialità espressive del materiale inerte, creando mutazioni plastiche della realtà e inaspettate visioni.
L’installazione è stata ospitata, dal 17 aprile al 6 maggio, nel flagship store milanese del marchio, divenuto per l’occasione galleria d’avanguardia.
Simon Berger
L’artista contemporaneo svizzero Simon Berger si fa interprete di un singolare linguaggio plastico che esplora la profondità del materiale vetro che batte o rompe con un mar- tello.
Il vetro diventa supporto di un’amplificazione fatta di impatti che giocano con la trasparenza. I suoi ritratti scolpiti nel vetro si rivelano attraverso intrecci di ferite trasparenti che lui chiama ‘morfogenesi’. Un pioniere di questa tecnica, le sue opere infrante evocano il suo fascino per i visi, specialmente quelli femminili. Con il suo lavoro sul vetro, l’artista si appropria della realtà e sonda le capacità espressive dei materiali inerti. La sua arte e la sua estetica danno una scossa all’interpretazione della realtà. I progetti più recenti hanno visto la creazione dei ritratti di Kamala Harris e Kemal Atatürk, mentre diverse tele di vetro per l’iniziativa ‘We are Unbreakable’ hanno reso omaggio alle vittime dell’esplosio- ne del porto di Beirut nel 2020. Dal formato bidimensionale dei suoi ritratti in vetro, Simon Berger è passato di recente a quello tridimensionale della scultura, esplorando ulteriormente le potenzialità del mezzo scelto. Simon Berger è nato il 9 aprile 1976, è cresciuto a Herzogenbuchsee(Svizzera). Oggi vive e lavora nel suo studio a Niederönz.
Ultima tappa degna di nota, ad esempio, la mostra Simon Berger: Shattering Beauty, organizzata in collaborazione con Berengo Studio al Museo del Vetro di Venezia, visitabile fino al 7 maggio.
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