Per i suoi gioielli, Giovanni Raspini utilizza la tecnica della “fusione a cera persa” che consente di creare oggetti d’argento di grande impatto emotivo, grazie al fuoco e al metallo
Nel suo libro “L’eleganza del rospo-Manuale postmoderno di buona educazione e cattivi pensieri”, uscito in questi giorni (Cairo Editore) scritto in collaborazione con Francesco Maria Rossi, Giovanni Raspini, architetto e designer, titolare dell’omonima azienda toscana di argenti, dedica uno dei tanti capitoli a “I gioielli di famiglia”. Scrive: “Se il fidanzamento si rompe, si rendono i gioielli? Tutti i galatei dicono di sì…. Noi affermiamo con forza di no. Ci mancherebbe. Siamo nel XXI secolo. I tempi cambiano”. Un manuale di comportamento ma senza regole troppo rigide. Adatto ai tempi, in veloce evoluzione. Nel capitolo Porchetta e champagne, si scrive: “Non avete un secchio champagne Giovanni Raspini con i leoni, i coccodrilli o quello a due piazze con i rospi? Male, ma pazienza. L’importante è sceglierlo davvero bello. Deve stare in mezzo alla tavola…”. Un galateo pieno di humor, godibile, fantasioso e creativo, come nello stile di Raspini e dei suoi gioielli: “Amo profondamente l’argento, che mi dà emozioni infinite, mai scontate, sempre cangianti. Il gioiello è davvero poesia, perché la bellezza può offrirti ogni volta il brivido della creazione. Uno degli aspetti più affascinanti dell’arte orafa è l’utilizzo di una sorprendente manualità. Anche i nostri gioielli e oggetti per la casa sono fatti interamente a mano. Grazie al disegno, trasformiamo l’idea in un modello tridimensionale, in cera, che verrà utilizzato per la successiva fusione. Tecnica antichissima, la “fusione a cera persa” consente di creare gioielli e oggetti di grande impatto emotivo, grazie al fuoco e alla forza del metallo nobile. Terminata la costruzione vera e propria tocca ora alla pulimentatura, alla brunitura per i manufatti in argento, all’incastonatura se il gioiello indossa una pietra. Non rimane che il controllo di qualità e il packaging aziendale: nasce così lo stile Giovanni Raspini“. giovanniraspini.com