Prada presenta la mostra “Dara Birnbaum”, organizzata con il supporto di Fondazione Prada, che si terrà dal 1 giugno al 28 agosto a Prada Aoyama Tokyo. Il quinto piano dell’edificio progettato da Herzog & de Meuron ospiterà questa personale dedicata a Dara Birnbaum in concomitanza con la mostra antologica in corso negli spazi di Osservatorio Fondazione Prada a Milano fino al 25 settembre 2023.

A cura di Barbara London, con Valentino Catricalà ed Eva Fabbris, la mostra di Tokyo riunisce quattro lavori realizzati tra il 1979 e il 2011 tra cui, in particolare, le installazioni video Kiss the Girls: Make Them Cry e Arabesque. Realizzate in collaborazione con musicisti e compositori contemporanei, le opere sonore Bruckner: Symphony No. 5 in B-Flat dur e New Music Shorts sono accompagnate da montaggi video concepiti appositamente per questo progetto ed esposte in due aree adiacenti al percorso espositivo.

Dara Birnbaum Arabesque, 2011 Installazione video a quattro canali (colore, audio stereo a quattro canali, 6:26 min.); dimensioni variabili Installazione, Marian Goodman Gallery, New York, 2011 Courtesy of the artist and Marian Goodman Gallery Copyright: Dara Birnbaum / Photo credit: John Berens

Collegati fra loro da elementi sonori e musicali di grande impatto, questi lavori testimoniano l’interesse di Birnbaum per la musica contemporanea sia classica che pop. Inoltre queste opere evidenziano lo sguardo critico dell’artista nei confronti dell’immaginario televisivo e di YouTube e delle varie interpretazioni del repertorio classico da parte di grandi direttori d’orchestra. Questa prospettiva è accompagnata da una profonda analisi della rappresentazione della donna nella cultura d’élite come in quella popolare.

Dara Birnbaum Arabesque, 2011 Installazione video a quattro canali (colore, audio stereo a quattro canali, 6:26 min.); dimensioni variabili Installazione, Marian Goodman Gallery, New York, 2011 Courtesy of the artist and Marian Goodman Gallery Copyright: Dara Birnbaum / Photo credit: John Berens

Nel corso della sua carriera, Dara Birnbaum (New York, 1946) ha sfidato continuamente i canoni dell’arte e dei mass media attraverso un’approfondita indagine sulle intersezioni culturali tra videoarte, televisione, musica e tecnologie della comunicazione. Come afferma Barbara London: “Dara Birnbaum è un’innovatrice di grande ispirazione le cui opere mantengono invariata la loro rilevanza. Oggi continua a collaborare con montatori e compositori di talento affinando costantemente la sua magistrale pratica artistica. Spianando la via all’arte dei nuovi media che sarebbe emersa sulla sua scia, Birnbaum è sempre stata qualche passo avanti”.

Dara Birnbaum Arabesque, 2011 Installazione video a quattro canali (colore, audio stereo a quattro canali, 6:26 min.); dimensioni variabili Installazione, Marian Goodman Gallery, New York, 2011 Courtesy of the artist and Marian Goodman Gallery Copyright: Dara Birnbaum / Photo credit: John Berens

Per l’installazione video a due canali Kiss the Girls: Make Them Cry (1979) Birnbaum ha montato immagini selezionate da “Hollywood Squares”, uno dei programmi televisivi americani più celebri e longevi, che vede protagoniste alcune celebrità americane del tempo (1965-1980). L’artista enfatizza espressioni e gesti stereotipati di alcune attrici, isolandole dal contesto televisivo, e al tempo stesso associa queste immagini con le hit più popolari nelle discoteche all’epoca: Georgy Porgy (1978) dei Toto e Found A Cure (1979) degli Ashford & Simpson.

Dara Birnbaum Kiss the Girls: Make Them Cry, 1979 Installazione video a due canali (colore, audio stereo, 6:50 min.); due casse per il trasporto di apparecchiature video Immagine dell’installazione, Art Institute of Chicago, 2016 Courtesy dell’artista e Marian Goodman Gallery Copyright: Dara Birnbaum

La videoinstallazione a quattro canali Arabesque (2011) esplora gli intrecci tra le carriere musicali e le differenti eredità di Robert Schumann e Clara Wieck Schumann, entrambi compositori romantici. Birnbaum utilizza alcuni estratti di Song of Love, film biografico del 1947 interpretato da Katharine Hepburn e Paul Henreid e diretto da Clarence Brown che offre una visione romanzata della vita della coppia. Come contrappunto, l’artista seleziona da YouTube alcuni videoclip con musiciste che eseguono Arabeske, Op. 18 in Do maggiore, composta da Robert Schumann nel 1839 e dedicata alla moglie. Le diverse versioni di Arabesque di Robert Schumann si alternano agli estratti di uno dei rari video di YouTube in cui una donna suona Romanze 1, Op. 11 (1839) che Clara Schumann ha composto come dedica al marito. L’opera include inoltre brani tratti dal diario di Clara, facendo luce sulle dinamiche sociali, familiari e culturali che spesso privano le artiste del giusto riconoscimento per il loro ruolo nella vita e nell’arte, oltre a escluderle dalla storia della musica.

Dara Birnbaum Kiss the Girls: Make Them Cry, 1979 Installazione video a due canali (colore, audio stereo, 6:50 min.); due casse per il trasporto di apparecchiature video Immagine dell’installazione, Art Institute of Chicago, 2016 Courtesy dell’artista e Marian Goodman Gallery Copyright: Dara Birnbaum

La prima installazione sonora in mostra, Bruckner: Symphony No. 5 in B- Flat dur (1995), testimonia il profondo interesse di Birnbaum per temi come l’interpretazione e la traduzione. L’artista ha collaborato con il compositore e sound designer Andy Milburn (tomandandy) selezionando brani da due interpretazioni della composizione di Anton Bruckner eseguite dai direttori d’orchestra Otto Klemperer e Wilhelm Furtwängler. La musica ottocentesca di Anton Bruckner è stata utilizzata come espressione dello spirito del popolo tedesco da parte del Terzo Reich, e pertanto è uscita raramente dai confini della Germania nel secondo dopoguerra. Per la mostra Birnbaum ha concepito una nuova versione dell’installazione che testimonia il genio e il talento di questo straordinario artista.

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Dara Birnbaum Kiss the Girls: Make Them Cry, 1979 (Still video) Installazione video a due canali (colore, audio stereo, 6:50 min.); due casse per il trasporto di apparecchiature video Immagine dell’installazione, ICA, Boston, 2016 Courtesy dell’artista e Marian Goodman Gallery Copyright: Dara Birnbaum

New Music Shorts, parte della prima produzione video di Birnbaum, è un’installazione composta da due diverse fonti registrate durante performance musicali a New York, nel contesto della corrente “No Wave” decisiva per lo sviluppo del movimento post-punk. I Radio Fire Fight (Jules Baptiste e Lefferts Brown) si esibiscono al Mudd Club (club noto nella scena musicale underground e per eventi di controcultura), mentre nella seconda parte del video Glenn Branca esegue la sua Symphony No. 1, Tonal Plexus – potente insieme di chitarre, rumori e accordi alternativi – durante una serata al Performing Garage. La cruda intensità di entrambe le composizioni, montate da Birnbaum con inserti “a finestra” come effetto speciale, si alternano a primi piani sul pubblico e a una tempesta di fulmini avvenuta durante la performance di Branca.

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Dara Birnbaum Kiss the Girls: Make Them Cry, 1979 (Still video) Installazione video a due canali (colore, audio stereo, 6:50 min.); due casse per il trasporto di apparecchiature video Immagine dell’installazione, ICA, Boston, 2016 Courtesy dell’artista e Marian Goodman Gallery Copyright: Dara Birnbaum

Biografia 

Nata a New York nel 1946, Dara Birnbaum ha studiato Architettura presso la Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Belle arti al San Francisco Art Institute e conseguito un diploma in Video ed Editing elettronico al Video Study Center della New School for Social Research di New York. Il suo uso pionieristico di video, media e installazioni rimanda al carattere ideologico ed estetico dell’immaginario mediatico degli ultimi quarant’anni ed è considerato centrale nella storia della media art. Birnbaum è stata fra le prime a concepire in campo artistico installazioni complesse e innovative che combinano immagini da fonti diverse integrando elementi tridimensionali come fotografie di grandi dimensioni, elementi scultorei o architettonici. È nota per le sue dirompenti strategie visuali e per la manipolazione di immagini televisive.

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Dara Birnbaum Kiss the Girls: Make Them Cry, 1979 (Still video) Installazione video a due canali (colore, audio stereo, 6:50 min.); due casse per il trasporto di apparecchiature video Immagine dell’installazione, ICA, Boston, 2016 Courtesy dell’artista e Marian Goodman Gallery Copyright: Dara Birnbaum

Il lavoro di Birnbaum è stato esposto presso numerose istituzioni internazionali: MoMA, New York (2023); the Hessel Museum of Art, New York (2022); Miller Institute of Contemporary Art, Pittsburgh (2022); MoMA PS1, New York (2019); National Portrait Gallery, Londra, Regno Unito (2018); Cleveland Museum of Art, Cleveland (2018); South London Gallery, Londra, Regno Unito (2011); Museu de Arte Contemporanea de Serralves, Porto, Portogallo (2010); SMAK Stedelijk Museum voor Actuele Kunst, Ghent, Belgio (2009); Center for Contemporary Art, CCA Kitakyushu, Giappone (2009); Museum of Modern Art, New York (2008); Kunsthalle Wien, Vienna, Austria (2006); The Jewish Museum, New York (2003), oltre a documenta 7, 8 e 9 a Kassel, in Germania.

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Dara Birnbaum New Music Shorts, 1981 5’41”, colore, suono stereo Courtesy Dara Birnbaum ed Electonic Arts Intermix (EAI), New York

Birnbaum ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, fra cui: John Simon Guggenheim Memorial Foundation Fellowship (2021); The Rockefeller Foundation Bellagio Center Arts Residency (2011); Pollock-Krasner Foundation Grant (2011); e l’autorevole United States Artists Fellowship (2010). Nel 2016 il suo lavoro è stato riconosciuto e premiato al gala annuale di The Kitchen, a New York. Nel 1987 è stata la prima donna a ricevere il prestigioso Maya Deren Award dell’American Film Institute. A febbraio 2017 la School of Art presso la Carnegie Mellon University ha istituito il Birnbaum Award in onore dell’artista. prada.com