Affacciato sul lago d’Orta, il Giardino Lorella è stato rivisitato in chiave paesaggistica con sentieri curvilinei che conducono dolcemente verso affascinanti scenari botanici impreziositi da scorci paesaggistici mozzafiato.
Incastonato tra le Alpi e compreso tra il Monte Mottarone e le alture del Cusio, il lago d’Orta, che nasce dal Ghiacciaio del Sempione, è uno specchio d’acqua su cui si affacciano borghi romantici e suggestivi. Il lago e le sue dolci colline sono da sempre meta di villeggiatura, come testimoniano le numerose ville che soprattutto dal 600 in poi sono state edificate sia sulle rive sia in posizioni dominanti per godere di un clima particolarmente mite soprattutto in estate. Spesso circondate da grandi giardini, queste dimore sono un’oasi di pace in cui godere appieno della bellezza incontaminata del paesaggio. A Vacciago di Ameno, a mezza costa nella parte orientale del lago, una dimora storica, le cui origini si datano agli inizi del 600, è circondata da un grande parco di circa due ettari e mezzo che negli ultimi anni è stato rivisto in chiave paesaggistica, con sentieri curvilinei che conducono dolcemente lungo le varie zone del giardino fino a un bosco misto di castagni e agrifogli posto nella parte inferiore, consentendo di ammirare sia le piante che da secoli regnano in questo luogo sia quelle più recenti sapientemente disposte e le meravigliose viste sul lago. È il Giardino Lorella, dal cognome della famiglia che ne è sempre stata proprietaria e che dal 2022 ha deciso di aprirlo al pubblico, per condividere la bellezza che negli anni ha creato, grazie anche alla consulenza botanica di Gianfranco Giustina, già curatore botanico delle Isole Borromee sul Lago Maggiore.
La struttura del Giardino Lorella è costituita da grandi alberi tra cui spiccano un secolare castagno (Castanea sativa), di cui si trovano tracce già nei documenti del 400, una vecchia farnia (Quercus robur), alcuni Cedrus deodara, faggi a foglia verde e rossa, magnolie, mimose e varie conifere, quali Thuja e Chamaecyparis. Negli anni hanno fatto la loro comparsa, tra gli altri, Davidia involucrata, Cornus controversa ‘Variegata’, Pinus sylvestris ‘Glauca’, Fagus sylvatica ’Asplenifolia’, Parrotia persica, varie specie di querce (Q. sargentii, Q. velutina e Q. kelloggii in particolare) e una collezione di aceri giapponesi che in autunno, insieme agli altri alberi, infiammano il giardino in più punti con lo spettacolo del foliage.
In particolare durante le mattinate nitide il contrasto tra la colorazione delle foglie, il blu del lago e la cima innevata del Monte Rosa, che si offre frontalmente alla vista, desta meraviglia.
Si ammirano, poi, in prossimità della villa alcuni ibridi di rododendro ormai giunti a maturità, quasi degli alberi, come pure il nucleo storico di Camellia japonica, collezioni che si sono arricchite nel tempo anche di Rhododendron yakushimanum, varietà di Camellia x williamsii e di C. sasanqua e numerose azalee, tutti disposte in grandi macchie lungo i percorsi.
Le fioriture si succedono in progressione grazie a molte specie e cultivar di viburni, rose arbustive e rampicanti, Hydrangea macrophylla, con esemplari di H. ‘Otaksa’ dalle grandi infiorescenze globose degni di nota, Ceanothus ‘Concha’, Kalmia latifolia, che qui prospera, grazie all’acidità del terreno, lungo un intero viale, Heptacodium miconioides, Hydrangea paniculata in varietà affascinanti quali ‘Dentelle de Gorron’, ‘Pink Lady’, ‘Vanille Fraise’ e ‘October Bride’, la più tardiva.
Un’onda di graminacee, soprattutto varietà di Miscanthus sinensis, danza alla brezza della parte superiore del Giardino Lorella.
Il parco risulta un insieme armonioso che si inserisce nel contesto paesaggistico, con un impeccabile equilibrio tra la parte storica e quella più recente. La nuova disposizione e i percorsi sinuosi riescono a incanalare alla perfezione le impareggiabili viste, ora sull’isola di San Giulio e il Monte Rosa, che la mattina presto si specchia nelle acque, ora sul promontorio di Orta, ora sul paesino di Pettenasco e la parte settentrionale del lago, che del Giardino Lorella è protagonista, insieme alle sue meravigliose piante.
Testo di Elisabetta Pozzetti
Foto di Dario Fusaro
©Villegiardini. Riproduzione riservata
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