Livia Pansera è l’autrice di un elegante progetto di interior design che ha integrato con equilibrio importanti opere d’arte, arredi di design e i molti oggetti raccolti dalla proprietaria, stilista e creatrice di moda.
A Milano, un intervento di interior design curato dall’architetto Livia Pansera nel contesto di una casa di inizio 900, ha dato vita a una dimora dall’eleganza composta e misurata, fatta di prospettive con cannocchiali visivi studiati nel minimo dettaglio, ricercati abbinamenti di materiali e colori, soluzioni in grado di valorizzare l’importante collezione di arte contemporanea dei proprietari e il giardino segreto sul quale si affaccia il retro dell’abitazione.
“Questo progetto è nato da un incontro” racconta la progettista “che è stato di grande empatia. La proprietaria, stilista vitale e creativa, ha dichiarato fin dai primi incontri la sua volontà di dare risalto alle opere d’arte, ai preziosi servizi di stoviglie di famiglia custoditi con cura e ai suoi oggetti più cari, selezionati nel corso degli anni. Più di tutto però mi è stato chiesto di stabilire una continuità tra l’interno e l’esterno della casa e di far vivere le zone di soggiorno al piano terra in relazione costante con il verde del giardino”.
Lo spazio abitativo, distribuito su quattro livelli, si presentava già definito nella parte strutturale e l’intervento dello studio ha riguardato la definizione di tutti gli aspetti relativi all’allestimento degli ambienti e alla loro decorazione. “Lo stile dell’abitazione era del tutto impersonale e molto distante dalla mia visione dell’interior design. Quello che invece mi aveva colpito molto positivamente era stata la luce pervasiva, che creava effetti molto suggestivi. Ho da subito capito che avrei dovuto valorizzare al massimo questo aspetto”.
L’architetto ha interpretato i desideri della committente con il suo stile sobrio ed equilibrato, creando un volume dai colori rilassanti e rarefatti, impreziosito da dettagli sartoriali realizzati da artigiani d’eccellenza che collaborano con lo studio da oltre 35 anni. “Per ottenere l’atmosfera che avevo in mente sono partita, in maniera forse un po’ inconsueta, dalla scelta dei tappeti di seta, leggeri ma con una trama che determina giochi di luce e ombra, che accompagnano lo sguardo verso il giardino”. Le tinte chiare, dai toni neutri e caldi che caratterizzano le pareti ma anche molti elementi d’arredo sono state scelte per dare risalto ai colori forti delle opere d’arte, oltre che per favorire la diffusione della luce e conferire maggiore rilievo al verde che, inquadrato dalle finestre, è protagonista in diversi ambienti della casa. Come per esempio nella cucina al piano seminterrato o nel living space, aperto alla veranda affacciata sul giardino che è divenuta il cuore della casa, il luogo in cui la famiglia si ritrova ogni mattina.
Un lavoro di armonizzazione complesso e articolato, facilitato dalla libertà creativa garantita in ogni fase del progetto. “Ho potuto addirittura scegliere, senza alcun vincolo, tra gli oggetti personali della famiglia, quelli che meglio si sarebbero potuti abbinare con gli arredi, i colori e i materiali che stavo via via scegliendo”.
Per quanto riguarda gli aspetti di vivibilità e fruizione degli spazi domestici, il progetto ha previsto diversi ambienti comuni di condivisione, come la cucina al piano seminterrato, la serra attigua al soggiorno e la family room al quarto livello, con la zona televisione, uno spazio lavoro e il terrazzo allestito con piante lungo tutto il perimetro. Il primo e il secondo livello, invece, sono stati organizzati con spazi indipendenti dove ogni componente della famiglia potesse ritagliarsi spazi di privacy, relax e lavoro e ospitano, rispettivamente, la zona notte per i figli con un locale adibito a palestra e la camera da letto padronale con cabina armadio oltre allo studio della proprietaria.
Il progetto del giardino è andato a completare un intervento nel quale Livia Pansera ha potuto esprimere al meglio il suo linguaggio progettuale e che ha incontrato pienamente il gusto dei committenti, soddisfandone le aspettative.
“L’area che attualmente ospita questo meraviglioso giardino era inizialmente una distesa di terra battuta con una sola pianta di palma. Ricordo che una mattina mi sono seduta sulla scalinata d’accesso e, osservando questo spazio spoglio e un po’ triste, ho iniziato a pensare che tipo di pathos avrei voluto dargli.
Ho iniziato così a immaginare il giardino e a creare un elenco di piante, affinato gradualmente grazie all’esperienza e alla sensibilità botanica di Francesco Mandelli, agronomo, che mi ha aiutato a scegliere le specie e le varietà più idonee e per creare “quell’esplosione di verde” che avevo in mente per catturare l’occhio, anche dall’interno della casa. Per esaltare la profondità abbiamo creato una grande quinta in legno con riquadri a specchio che dà luce al fondo del lotto e dilata la prospettiva”.
Il progetto firmato da Livia Pansera ha trasformato un distesa di terra battuta in un rigoglioso giardino segreto, particolarmente amato e vissuto dalla famiglia dei proprietari.
FOTO di FILIPPO BAMBERGHI
©Villegiardini. Riproduzione riservata
Potrebbero interessare anche:
- Studio Pè: architettura e natura in Costa Smeralda
- La Darsena del Sale, tempio del benessere
- L’abitare secondo Massimo Iosa Ghini
- Andrea Attolini, equilibrio contemporaneo