La scelta del pavimento per gli esterni richiede un’accurata attenzione ai diversi materiali, che vengono utilizzati per la loro realizzazione. L’allestimento di terrazzi, balconi o giardini pavimentati, infatti, è un’operazione delicata, in quanto bisogna trovare il giusto equilibrio tra funzionalità ed allineamento estetico con il resto dell’abitazione.
Il pavimento da esterni, inoltre, a differenza del pavimento per gli interni deve essere particolarmente resistente: infatti, è sottoposto continuamente allo stress degli agenti atmosferici, cosa che non accade per altri tipi di pavimento. Questo aspetto, dunque, va valutato bene per un’eventuale scelta, tenendo conto delle particolarità atmosferiche della zona di riferimento: la frequenza e l’abbondanza delle piogge, appunto, così come le gelate. In caso di fenomeni intensi di questo tipo, il pavimento deve essere a basso assorbimento idrico, oltre che anti-scivolamento. Se la zona, invece, è soggetta al passaggio di automobili, il pavimento deve essere altamente resistente ai carichi.
La destinazione d’uso, dunque, come si vede, è il principale fattore da tenere in considerazione per la scelta della pavimentazione esterna. Diamo uno sguardo, allora, ai diversi materiali utilizzati ed ai diversi tipi di pavimenti da esterno, che si trovano in commercio ed alle loro caratteristiche.
#1 Pavimenti in pietra
Trattandosi di un materiale naturale, il pavimento in pietra è in grado di conferire un aspetto di bellezza tradizionale allo spazio in cui verrà applicato. Per le stesse caratteristiche, è un tipo di pavimento molto indicato per il giardino: la natura si sposa con la natura ed – inoltre – il pavimento in pietra è in grado di donare un tocco in puro stile rustico.
La pietra, inoltre, è tra i materiali più resistenti, che riesce quindi a coniugare la sua estrema funzionalità con il risultato estetico e la sensibilità green. Funzionalità dovuta non solo alla resistenza all’usura e al tempo ma anche a stress continuativi come il passaggio di automobili: per questo è particolarmente indicata per superfici calpestabili e carrabili.
L’unica attenzione richiesta dalla pietra è il trattamento con prodotti idrorepellenti, perché altrimenti il suo assorbimento idrico naturale è molto elevato, data la sua altrettanto elevata porosità.
#2 Pietre specifiche: granito, marmo e ardesia
Il granito è da sempre considerato materiale pregiato ed elegante, grazie alla sua texture unica, utilizzato in edilizia soprattutto per decorare, sia gli spazi interni che gli spazi esterni. Resiste all’umidità ed all’acqua (per questo è spesso utilizzato per realizzare lavabi o piani cottura nelle cucine). Grazie alla sua estrema durezza, come tutte le pietre naturali, è particolarmente indicato per la pavimentazione di spazi sottoposti ad un passaggio frequente.
Dello stesso prestigio e dello stesso grado di eleganza è il marmo: lo stile del marmo è immortale ed ormai molto diffuso. Ad una raffinatezza unica si affianca, però, una richiesta di cure unica: il marmo deve essere levigato con una frequenza elevata e protetto al massimo, vista la sua propensione a graffiarsi ed a scheggiarsi.
L’ardesia, infine, è una roccia metamorfica in grado di garantire un design fine e ricercato. La richiesta di manutenzione ed accorgimenti non è ai livelli del marmo ma è simile: con le giuste attenzioni, però, ci si riesce ad assicurare la stessa durevolezza dei pavimenti in granito.
#3 Il gres porcellanato
È tra i materiali più diffusi per la realizzazione di pavimentazioni per gli esterni. Le motivazioni sono le solite, ovvero, la buona capacità di coniugare estetica e funzionalità. Innanzitutto, la resistenza agli urti è elevata, simile a quella del granito. A questo tipo di resistenza se ne affianca un’altra, altrettanto notevole, al gelo ed agli attacchi chimici. Tra le varie finiture di gres, poi, quella naturale consente di massimizzare anche la resistenza alla scivolosità, così da non farsi mancare niente.
Citiamo anche la finitura cosiddetta a bocciarda, come esempio di pavimentazione con una texture che ricorda quella della pietra grezza: una scelta da fare se si è amanti dello stile rusty-chic.
#4 Il legno
Trattasi di uno dei materiali più versatili di tutti, com’è noto, utilizzato per diversi scopi. Ha dalla sua una buona resistenza all’umidità e, se sfruttato in listoni resisenti, diventa utilizzabile anche per essere sfruttato in un’area soggetta a calpestio. Per garantire al massimo la sua durata nel tempo, però, è necessario trattarlo con delle vernici apposite, che riescono a renderlo repellente all’acqua e resistente agli attacchi della muffa. Le vernici da utilizzarsi sono quelle eco-compatibili.
Tra i più robusti e durevoli, in commercio, si trovano il pino e l’acacia; per gli amanti dell’eleganza, si consiglia il frassino, caratterizzato da una sfumatura molto intensa di marrone. Sempre molto duraturo nel tempo ed indeformabile è, invece, il bamboo.
#5 Il calcestruzzo
L’idea che abbiamo del calcestruzzo è, sicuramente, quella di una materiale meno nobile e raffinato del marmo e del legno; tuttavia non tutti ne conoscono le potenzialità estetiche, fornite soprattutto dalle elevate possibilità di personalizzazione. Molti stili, infatti, richiamano verosimilmente la texture della roccia e dei mattoni, garantendo un sicuro impatto visivo.
Indiscutibile, invece, la resa tecnica: altamente resistente agli agenti atmosferici ed alle muffe, è dunque anti-assorbente ed anti-usura. Infine, la sua messa in opera è davvero pratica e agile.
Via Infobuild