All’interno degli spazi dell’ADI Design Museum,  nella piazza milanese intitolata al premio, ieri sera è stata assegnata a laCividina, nello specifico alla seduta Taco disegnata da Alessandro Stabile, la Menzione D’Onore per il XXVIII Compasso d’Oro ADI. Il premio, ideato nel 1954 da “La Rinascente” e donato poi all’ADI che lo gestisce ininterrottamente dal 1956, è il più prestigioso riconoscimento della qualità produttiva e progettuale di beni, servizi, processi e sistemi del design italiano. Il riconoscimento, che raccoglie i prodotti premiati, ha generato la più grande Collezione storica del design, dichiarata nel 2004 “bene di interesse nazionale”. Il Premio viene assegnato ogni due anni da una giuria internazionale, appositamente incaricata, ai prodotti pre-selezionati dall’ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale che ogni anno seleziona e pubblica nel volume ADI Design Index i migliori prodotti entrati sul mercato.

Ieri sera oltre ai 20 Compassi D’Oro, nell’edizione del settantesimo compleanno del premio, sono state assegnate 39 Menzioni d’Onore a prodotti scelti per le loro qualità, fra cui anche la Taco de laCividina. Nata da un percorso di sperimentazione portato avanti negli anni da Alessandro Stabile attorno al tema dello sviluppo di forme tridimensionali a partire da superfici piane, la poltroncina Taco de laCividina è un vero e proprio inno alla sostenibilità a 360°: dalle materie che la compongono fino ai procedimenti produttivi necessari alla sua realizzazione, senza dimenticare ovviamente l’eventuale sua futura dismissione. Taco rappresenta, come afferma Fulvio Bulfoni, Presidente del marchio «una celebrazione del lavoro di squadra – fatto con il designer – e della nostra passione per l’innovazione, e questo importante riconoscimento ci sprona ancor più a continuare a esplorare nuove frontiere nel mondo del design sostenibile».

«Sono molto felice di ricevere la Menzione d’Onore al XXVIII Compasso d’Oro ADI per il progetto della poltroncina Taco. Sottolinea il lavoro di ricerca fatto per superare le consuete modalità produttive e spingersi a delinearne di nuove, più contemporanee. Ringrazio laCividina per aver accolto questa idea sfidante ed averla resa un bellissimo prodotto» – afferma Alessandro Stabile. In un’epoca in cui la sostenibilità è sulla bocca di tutti, raramente ci si pone il problema di quanto le tradizionali poltroncine imbottite vi siano perlopiù all’antitesi, per una serie di ragioni endemiche alla loro produzione: un’anima, spesso costituita da un tondino di metallo, attorno a cui viene spruzzata la schiuma di poliuretano, tra i materiali più comuni per le imbottiture, che viene a sua volta rivestita di tessuto applicato a colla. Tre materiali distinti ma mai separabili, con conseguente impossibilità di riparazione in caso di danneggiamento o di riciclo corretto in fase di dismissione.

«La mia volontà – spiega Alessandro Stabile – è stata quella di arrivare a una poltroncina di ottimo livello, che fosse innanzitutto confortevole e quindi funzionale, e che partisse da una tecnologia completamente diversa da quella impiegata per la produzione dei più classici imbottiti». Un concept semplice, che parte da una superficie piana per poi svilupparsi in una scocca tridimensionale tramite semplici tagli e cuciture, frutto di quel gesto altrettanto semplice del pinzare tra le dita i lembi di un foglio di carta, come quello usato dal designer nei suoi modellini di studio. Con il passaggio di scala, pensando a sviluppi piani di tessuto che tagliati e cuciti in un certo modo assumessero la forma di una poltroncina, il feltro è stata una scelta indiscutibile. 

Dopo modellini fatti di carta/tessuto su telai stampati in 3D e prototipi in scala 1:1 per indagare a fondo forme e proporzioni, il contatto con laCividina. “Una scelta in un certo senso naturale”, spiega Fulvio Bulfoni, Presidente del marchio, “per via della nostra grande capacità manifatturiera in termini di tessuti, cuciture e imbottiti, ma soprattutto per quel dialogo estetico e formale tra telaio metallico e imbottitura che è diventato un vero e proprio punto di forza dei nostri prodotti”. Un know-how che ha fatto sì che si riuscisse a trasporre le idee in un prodotto finale in tutto e per tutto fedele al concept originale: fogli piani di feltro, opportunamente sagomati e cuciti lungo i bordi, così da poterne inserire i lembi nel taglio che scorre lungo il montante posteriore del telaio in tubolare metallico, che svolge così un ruolo attivo nella composizione, chiudendo e consolidando la forma della seduta.

Pur non essendo propriamente una poltroncina imbottita, Taco non ha nulla da invidiare alla comodità dei più classici imbottiti, proprio grazie alla qualità del materiale stesso che la compone: due strati di feltro da 8 mm che fungono al contempo da rivestimento e da supporto morbido, racchiudendo al loro interno una lamina in materiale tecnico che ne mantiene la forma nel tempo. Pochi semplici elementi che fanno sì che i passaggi produttivi siano ridotti al minimo, con un conseguente minore dispendio energetico e materico, per una seduta dal peso contenuto e quindi trasportabile a minore impatto di CO2. Inoltre, l’assenza completa di colle rende Taco completamente smembrabile in tutte le sue componenti, che possono così essere conferite alla più corretta filiera di riciclo. Una scelta estetica, per un futuro più sostenibile, oggi convenuta anche dal più prestigioso riconoscimento della qualità produttiva e progettuale del design italiano. L’ADI Design Museum, sarà inoltre sede della mostra di tutti i prodotti partecipanti alla XXVIII edizione del Premio. La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 21 giugno al 15 settembre 2024. Gli oggetti insigniti con il Premio Compasso d’Oro e con Menzione d’Onore, entrano a far parte di diritto della Collezione Compasso d’Oro ADI, dichiarata il 22 aprile 2004 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali di “eccezionale interesse artistico e storico“.

laCividina – La cultura manufatturiera italiana fa scuola

Fondata nel 1976 da Carlo Bulfoni, oggi guidata dal figlio Fulvio e dalla moglie Paola, laCividina produce divani e poltrone dal design contemporaneo con ingegno e originalità, conservando nelle sue lavorazioni l’inestimabile valore della cultura manufatturiera italiana. Questa cura del dettaglio, che esprime l’autentico Made in Italy, si unisce alla capacità di competere a livello internazionale, grazie a una cultura manageriale evoluta e a un’efficace organizzazione della produzione. L’azienda friulana continua a evolversi, puntando su un’offerta ancora più eclettica e accattivante e collaborando con figure di spicco del mondo del design, come Antonio Rodriguez e Antonino Sciortino, Pierre Paulin, Constance Guisset, Form Us With Love e Sebastian Herkner. Ogni collezione nasce dal dialogo con designer di tutto il mondo: è così che laCividina è diventata partner di importanti progetti di interior design in ambienti pubblici (hotel, musei, navi da crociera…) e privati. Oggi, lo stabilimento innovativo e altamente tecnologico de laCividina si estende su una superficie di circa 19.000 metri quadrati, dove tutte le persone che vi lavorano sono altamente qualificate e realizzano prodotti su misura. L’importante percorso di crescita in atto è testimoniato anche dalla recente apertura di uno showroom a Milano, oltre 250 metri quadri, un percorso fatto di “stanze-non-stanze” che si sviluppa fluido, confortevole, materico; risultato a cui contribuiscono le precise scelte d’interior curate da Alessandra, founder dello Studio Salaris, in collaborazione con Luca Botto (Art Director del brand). In questo luogo l’azienda espone le sue collezioni più recenti ma anche quelle più iconiche che l’hanno resa nota a livello internazionale, trasformando i suoi nuovi spazi espositivi in un’inedita esperienza di conoscenza, manifattura e vera sostenibilità. lacividina.com

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